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Bencini (Idv): “Evitare che le slot dismesse vengano utilizzate dal mercato illegale”

Il Governo deve intervenire per evitare il rischio che le slot machine dismesse siano riciclate nel circuito illegale del gioco d’azzardo, con grave danno per la salute dei cittadini e

18 Maggio 2016

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Il Governo deve intervenire per evitare il rischio che le slot machine dismesse siano riciclate nel circuito illegale del gioco d’azzardo, con grave danno per la salute dei cittadini e truffa all’Erario. Lo chiede la senatrice Beatrice Bencini ed altri dell’Italia dei Valori ricordando che “il gioco d’azzardo legalizzato, terza industria italiana per fatturato, ha raggiunto costi sociali e personali non più tollerabili, soprattutto se si considera che è stato sovente causa del suicidio delle persone coinvolte. La crisi economica non ha frenato questo fenomeno ed anzi ne è stata moltiplicatrice, in quanto il gioco viene praticato, per disperazione, anche in tante famiglie non abbienti, che in tal modo aggravano sempre di più la loro condizione.

Proporzionalmente, – spiega Bencini nell’interrogazione presentata al Ministro dell’economia e delle Finanze – è aumentato il rischio per persone che hanno con il gioco un rapporto patologico, che può degenerare in una grave dipendenza; gli italiani «a rischio alto» che dipendono dall’azzardo sono circa un milione. I giocatori «patologici» almeno 256.000;

i commi da 918 a 946 dell’articolo 1 della legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208 del 2015), introducono diverse disposizioni in materia di giochi e in particolare viene stabilita una riduzione programmata degli apparecchi automatici con vincita in denaro (cosiddette slot machine);

più dettagliatamente, il comma 943 prevede che, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, «a partire dal primo gennaio 2017» e non oltre il 31 dicembre 2019, sia disciplinata «la riduzione proporzionale, in misura non inferiore al 30 per cento, del numero dei nulla osta di esercizio relativi ad apparecchi attivi alla data del 31 luglio 2015»;

di conseguenza, come confermato dal sottosegretario di Stato all’economia e alle finanze, Barretta, lo scorso 12 maggio 2016, essendo 378.109 le macchine attive al 31 luglio 2015, gli effetti della riduzione minima «non inferiore al 30 per cento» prevista dalla legge, saranno tali da portare progressivamente gli apparecchi a un numero non superiore a 265.000 unità;

con la nota n. 36179 del 12 aprile 2016, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli ha disciplinato le modalità applicative del comma 922 dell’articolo 1 della legge n. 208 del 2015, secondo cui «a decorrere dal 1° gennaio 2016 è precluso il rilascio di nulla osta per apparecchi… che non siano sostitutivi di nulla osta di apparecchi in esercizio» e ha così definito il «tetto» al rilascio di nuovi nulla osta per l’anno 2016, che non permetterà più alcun incremento rispetto a quelli esistenti alla data del 31 dicembre 2015 e registrati in 418.210 unità;

inoltre, sempre secondo il comma 943 della citata legge, «a partire dal primo gennaio 2017 possono essere rilasciati solo nulla osta per apparecchi che consentono il gioco pubblico da ambiente remoto», per cui andranno dismessi tutti gli apparecchi AWP che non soddisfano tale requisito;

sulla base dei dati riportati, risulta del tutto evidente che, nei prossimi anni, dovrà essere dismesso un numero ingente di slot machine e che, in mancanza di controlli sul loro smaltimento, si incorre nel grave rischio di riciclaggio delle macchinette all’interno del circuito criminale del gioco d’azzardo, ulteriormente avvantaggiato dalla diminuzione dell’offerta legale previsto dalla normativa.

PressGiochi