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Baretta: “Troppa offerta, il governo ha deciso di cambiare linea e trovare l’equilibrio tra entrate e tutela della salute”

Questa mattina il sottosegretario all’Economia, on. Pier Paolo Baretta, ha partecipato alla trasmissione “Tra poco in edicola”, su Rai Radio 1. Gli argomenti della trasmissione, condotta dal giornalista Stefano Mensurati,

05 Ottobre 2016

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Questa mattina il sottosegretario all’Economia, on. Pier Paolo Baretta, ha partecipato alla trasmissione “Tra poco in edicola”, su Rai Radio 1. Gli argomenti della trasmissione, condotta dal giornalista Stefano Mensurati, sono stati la ludopatia e il gioco d’azzardo.

Di seguito alcune dichiarazioni dell’on. Baretta:
”In questo anno di lavoro abbiamo constatato che c’era stato un eccesso di offerta di gioco, soprattutto nel settore delle slot. La constatazione è che gli effetti sono gravi e pesanti, ora il governo ha deciso di cambiare linea e trovare un punto di equilibrio tra entrate e tutela della salute. Abbiamo fatto una scelta coraggiosa con la decisione di ridurre di almeno il 30% le macchinette, sto lavorando per accelerare i tempi e anticipare la riduzione delle slot entro il 2017, a cominciare da bar e tabacchi, i più esposti. Si tratta di una doppia riduzione: numero macchine e numero di punti di gioco. Alla fine dell’anno scorso c’è stato un accaparramento non di macchine in uso, ma in magazzino, per poter fare il ricambio, in quanto la legge di Stabilità decide che da quest’anno si possono soltanto sostituire macchine, non aumentare. Quello che conta è che noi abbiamo deciso indipendentemente da questo movimento interno al mercato che, dato il numero al 31 luglio 2015 di 380mila circa, riduciamo del 30%, e lo faremo entro il 2017, scendendo quindi di 120mila macchine circa: questo è il punto di fondo su cui ci muoviamo. La tecnologia, inoltre, consente anche di fare un’operazione, come noi pensiamo, di controllo da remoto: cioè tutte le macchine nuove saranno sostituite con macchine da controllo telematico dalla centrale e non saranno più ‘taroccabili’. Non cambieranno, anzi io penso che bisognerà aumentare, la durata del gioco e soprattutto non ci sarà un aumento della vincita: resteranno le modalità di bassa giocata e bassa vincita, altrimenti diventerebbe un trucco, diventeremmo stimolatori della ludopatia mentre il nostro è un approccio contrario. In questo dibattito si rischia di non fare mai niente, non c’è stato un condono ma c’è un contenzioso: per esempio l’anno scorso abbiamo messo una tassa di 500 milioni, non hanno tutti pagato, e ora stiamo perseguendo chi non ha pagato. Il punto vero è che c’è una svolta nella scelta e nella politica del governo rispetto al passato: c’è discontinuità e in questo senso la realizzazione di questo primo step, e sono convinto che tecnicamente ci sia spazio per un’ulteriore riduzione, inizia da bar e tabacchi, dal punto più sensibile. Sulla ludopatia abbiamo stanziato 50 milioni l’anno scorso, distribuiti proprio l’altro ieri in quota parte alle Regioni per avviare un piano; penso ne stanzieremo ancora. Io penso che riducendo l’offerta si riducono possibilità e propensione quindi in qualche modo è una strada, l’avvio di un percorso. Questo segnale di partenza darebbe la sensazione all’opinione pubblica che sta cambiando l’approccio complessivo verso un tema molto delicato”.