16 Luglio 2025 - 05:03

Baretta (ass. Napoli): “Il proibizionismo non fa sparire il gioco, alimenta l’attività illegale”

“Un primo punto di partenza è l’aspetto culturale: l’idea secondo cui il gioco sia un aspetto normale della vita delle persone. Quindi non è il gioco che dovrebbe essere contrastato

14 Maggio 2025

“Un primo punto di partenza è l’aspetto culturale: l’idea secondo cui il gioco sia un aspetto normale della vita delle persone. Quindi non è il gioco che dovrebbe essere contrastato ma è la patologia che deve essere individuata, curata e, se possibile, prevenuta. Dire che il gioco è un elemento normale della vita delle persone esprime la volontà di voler tutelare il gioco legale. Imporre dei divieti eccessivi non aiuta ad eliminare le attività di gioco, ma va ad alimentare il gioco illegale, secondo quanto emerge dalle indagini condotte dalla Guardia di Finanza.

La mia opinione è che sia necessario un quadro nazionale; uno dei grandi limiti degli ultimi anni è che l’assenza di una normativa nazionale ha condotto alla nascita di diversi opinioni tra le regioni e tra i comuni. Si è creata una sorta di arbitrarietà su come muoversi, allora forse è arrivata il momento di provare a compiere questo sforzo regolatorio.

È stata sollevata spesso la possibilità di una regolamentazione nazionale, anche nell’ultimo periodo, ma poi l’idea viene subito messa da parte.

Ho avuto la possibilità di favorire una prima intesa, poi rimasta incompiuta, tra regioni e stato.

Siamo partiti dalla questione su come limitare la diffusione del gioco, ad esempio riducendo il numero degli esercizi.

Seconda questione è la distribuzione territoriale: si può pensare ad una distribuzione territoriale organica. Personalmente, sono contrario alla possibilità di posizionare le sale gioco al di fuori dalla città perché finisce per creare le zona a luce rossa del gioco.

Altro aspetto importante è la formazione degli operatori e ovviamente una buona prevenzione sulle patologie.

Quello del gioco è un settore molto importante dal punto di vista economico per tale ragione deve essere tutelato e regolato. Bisogna combattere i due estremi: il proibizionismo e il liberalismo. Le condizioni perché si comprenda la necessità di un quadro nazionale ci sono da entrambe le parti sia da parte degli operatori sia dalla parte dello Stato. Iniziative come quella di oggi possono contribuire notevolmente in questa direzione”.

Lo ha dichiarato Pier Paolo Baretta, assessore al bilancio del comune di Napoli, già sottosegretario MEF con delega al gioco durante l’evento “In nome della legalità- Senza regole non c’è gioco legale” che si è tenuto questa mattina al Salone dei Marmi – Palazzo di Città di Salerno.

 

PressGiochi