12 Novembre 2025 - 08:28

Banche e gioco legale, D’Angelo (Sapar): “Una vittoria di civiltà, ma servono regole chiare per evitare nuovi ostacoli”

La Camera ha dato il via libera al testo unificato che impone alle banche l’obbligo di apertura e mantenimento dei conti correnti, salvo i casi previsti dalla normativa antiriciclaggio e

25 Luglio 2025

La Camera ha dato il via libera al testo unificato che impone alle banche l’obbligo di apertura e mantenimento dei conti correnti, salvo i casi previsti dalla normativa antiriciclaggio e antiterrorismo. Un provvedimento atteso da anni, che ora passerà all’esame del Senato e che potrebbe finalmente risolvere un problema che ha colpito duramente migliaia di imprese del comparto del gioco pubblico.

“L’approvazione di questo testo – ha dichiarato Sergio D’Angelo presidente di Sapar – rappresenta una vittoria di civiltà e di buonsenso, perché mette fine a una discriminazione che per troppo tempo ha colpito gli operatori.

D’Angelo ha sottolineato come Sapar abbia lavorato, insieme alle altre associazioni di settore ed in particolare l’AGSI che ad Enada Primavera ha promosso insieme a Acadi, As.Tro, CNI, EGP FIPE, ACMI e Sapar l’iniziativa “Il Fuorigioco della Banche”, per sensibilizzare la politica e le istituzioni sul tema.

“Abbiamo incontrato l’A.B.I. (Associazione Bancaria Italiana) , ministri, parlamentari e autorità di vigilanza – ha spiegato D’Angelo – chiedendo che venisse garantita una distinzione chiara tra chi opera nel rispetto delle regole e chi invece è legato all’illegalità. Non si può equiparare chi gestisce un’azienda autorizzata dallo Stato a chi agisce ai margini del sistema”.

Il presidente di Sapar avverte però che non bisogna abbassare la guardia: “Questo provvedimento è un primo passo fondamentale, ma ora occorre vigilare sulla sua applicazione. Non vogliamo che, con nuove interpretazioni o cavilli burocratici, le banche trovino altri modi per ostacolare le imprese del comparto. Servono regole chiare, tempi rapidi e motivazioni trasparenti per ogni diniego”.

D’Angelo ha infine ricordato che la questione non riguarda solo le aziende ma l’intero sistema del gioco regolamentato: “Quando un esercente non può operare perché gli chiudono il conto senza ragione – ha concluso – non viene danneggiato solo l’imprenditore, ma in primis i cittadini e l’intero meccanismo che garantisce legalità, tutela dei giocatori, entrate fiscali e posti di lavoro. Per questo vigileremo affinché la riforma diventi realtà concreta e non resti solo una bella dichiarazione di principio”.

 

PressGiochi

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