20 Aprile 2024 - 03:49

Avv. Asteriti: “La spesa degli italiani per l’azzardo, il triplo di quanto indicato”

“I dati del recente studio della Fondazione Buno Visentini, commissionato da Codere, sulla “Percezione del gioco d’azzardo in Italia”, incrociati con quelli forniti da Aams, consentono di fare chiarezza su

22 Maggio 2017

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“I dati del recente studio della Fondazione Buno Visentini, commissionato da Codere, sulla “Percezione del gioco d’azzardo in Italia”, incrociati con quelli forniti da Aams, consentono di fare chiarezza su un dato importante: la spesa media per l’azzardo degli italiani, spazzando via uno degli inganni che caratterizzano generalmente la comunicazione di questo dato.

Mi riferisco – afferma l’avv- Osvaldo Asteriti – al “modo”, formalmente corretto, ma sostanzialmente ingannevole, con cui normalmente viene determinata questa grandezza. La raccolta dei giochi d’azzardo, sia nazionale, che regionale, viene suddivisa per il numero totale degli abitanti del Paese o della Regione, con un risultato che crea una evidente distorsione cognitiva, a cui nessuno sembra far caso.

E’ infatti evidente che se divido, ad esempio, la raccolta 2016, cioè la somma che indica l’insieme delle giocate, per il numero complessivo degli italiani, ottengo un risultato “medio” relativamente basso, quindi poco preoccupante, ma che non rappresenta la realtà effettiva delle cose.

I 96 miliardi di euro della raccolta 2016, divisi per i 60 milioni di cittadini italiani danno una spesa media di “soli” 1.600 euro anno per ciascuno, “neonati compresi”, utilizzando cioè in maniera scorretta un meccanismo e una argomentazione che appaiono formalmente razionali e convincenti.

In realtà, soffermandosi un attimo a riflettere, appare ovvio che il “metodo” utilizzato sia inaccettabile e serva solo a prospettare, attraverso un artificio, una realtà che non esiste, al fine di fornire un risultato tranquillizzante, con obiettivi del tutto diversi da una corretta divulgazione.

Lo studio della FBV, – continua – pur nella assenza di dati assoluti (quanti sono i giocatori?), ha stimato che il numero di italiani che hanno giocato d’azzardo nel 2016 sia il 44% della fascia di popolazione tra i 18 e i 75 anni. A parte l’arbitraria limitazione, che esclude dal campione i minorenni e gli ultra 75enni, la stima comunque si riferisce al 44% di una fascia di popolazione che, secondo l’Istat, ammonta a circa 45 milioni di persone e cioè, approssimando per eccesso, a una ventina di milioni di persone.

Quindi, dividendo la raccolta del 2016, la spesa complessiva per l’azzardo, per il numero delle persone che si stima l’abbiano realmente sostenuta, si ottiene un dato relativo alla spesa “media” molto diverso da quello ottenuto con la media “neonati compresi”, si ottiene, infatti una spesa media di 4.800 euro all’anno, cioè il triplo della spesa media calcolata con l’altro sistema.

Insomma, gli italiani, che secondo le stime hanno giocato d’azzardo, nel 2016 hanno speso in media 4.800 euro all’anno, 400 euro al mese, quasi 15 euro al giorno.

Il dato- conclude –  è allarmante e svela o fa intravedere gli effettivi termini della incidenza del gioco d’azzardo patologico tra i giocatori e sconfessa o fa dubitare della considerazione dello studio, secondo cui “La stragrande maggioranza dei cittadini ha un rapporto sereno con il gioco”.

 

PressGiochi