Il Consiglio di Stato ha disposto nuovi incombenti istruttori per il ricorso presentato da Global Starnet contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e il Ministero dell’Economia e delle Finanze
Il Consiglio di Stato ha disposto nuovi incombenti istruttori per il ricorso presentato da Global Starnet contro l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef). La ragione che ha spinto l’operatore a presentare ricorso è il progressivo aumento del prelievo erariale unico (PREU) sulle VLT, in presunto contrasto con le condizioni iniziali previste dalla normativa.
L’appellante aveva già presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale (TAR) Lazio per ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti a causa del progressivo aumento del PREU. I danni sono stati quantificati in misura pari alla differenza tra il maggior PREU effettivamente versato e quello che la società avrebbe dovuto versare ove fosse stato mantenuto il limite massimo del 4%, ovvero, in subordine, chiedendo una riduzione anche equitativa del prezzo di acquisto dei 11.953 diritti di installazione delle VLT. Il Tar Lazio – con la sentenza non definitiva n. 2046 del 18. febbraio del 2021 , ha dichiarato inammissibile l’azione risarcitoria relativa alla supposta lesione subita dall’introduzione delle VLT online, in quanto coperta dal giudicato scaturente dalla sentenza del Tar n. 12445/14; ha ritenuto inammissibile, in quanto coperto da giudicato, anche il primo segmento temporale dell’azione risarcitoria (ossia quello inerente l’aumento del PREU sino al 4,5%). Per quanto riguarda il risarcimento inerente il successivo segmento temporale (aumento del PREU dal 4,5% sino all’8,6%), il Tar ha respinto l’azione risarcitoria ritenendo che non fosse configurabile alcun legittimo affidamento in ordine alla stabilità del PREU ed al non superamento del limite indicato.
L’operatore appellante contesta tale interpretazione ed insiste sul fatto che la misura massima del PREU al 4% a regime e per tutta la durata di sfruttamento dell’investimento era certamente un elemento chiaro che ha indotto Global Starnet ad investire circa 180 milioni di euro, facendo su ciò legittimo affidamento.
Palazzo Spada ha disposto che entrambe le parti depositino delle relazioni sintetiche su ciascun punto evidenziato dal Collegio.
Il Consiglio di Stato, quindi, rinvia per la trattazione all’udienza pubblica che sarà fissata dal Presidente della Sezione all’esito dell’incombente istruttorio.
PressGiochi
Fonte immagine: PALAZZO SPADA SEDE DEL CONSIGLIO DI STATO