19 Aprile 2024 - 17:14

Vacciano (Misto): “Non si possono colpire solo le Awp e creare ghetti per le Vlt che sono molto più pericolose”

Si è tenuta questa mattina in Commissione Finanze del Senato l’audizione di Pier Paolo Baretta, sottosegretario con delega ai giochi del Mef. Durante l’incontro sono stati diversi i senatori intervenuti

17 Maggio 2017

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Si è tenuta questa mattina in Commissione Finanze del Senato l’audizione di Pier Paolo Baretta, sottosegretario con delega ai giochi del Mef.

Durante l’incontro sono stati diversi i senatori intervenuti a proporre questioni al rappresentante del Governo.

Tra questi il senatore Franco Carraro del PdL che ah dichiarato: “Se vogliamo essere contro il gioco e ridurlo seriamente, il Governo deve essere consapevole anche di incassare meno entrate erariali dal settore. Ci stiamo concentrando poi su un fenomeno che tra qualche anno verrà suerato. L’online tramite mobile sta infatti crescendo moltissimo, specie tra i giovani”.

 

“La proposta delle regioni sulle distanze- ha esordito l’onorevole Giuseppe Vacciano del Gruppo Misto – non può essere completamente ignorata. Vanno bene i 150 metri, ma i centri anziani e i centri giovanili non vanno esclusi dato che sono “focolai” di ludopatia. Tra Vlt e Awp, non si possono colpire solo le Awp in quanto le Vlt sono molto più pericolose e si trovano in luoghi più pericolosi (le sale dedicate) dovrebbero essere il 14 % delle Awp penso che sia scontato anche se non si è parlato, altrimenti abbiamo un problema e rischiamo di creare dei ghetti dedicati alle Vlt. Sulla riduzione delle giocate delle Vlt a 100 euro ben venga.

“Su online e pubblicità- ha proseguito Vacciano- secondo me ci sono margini per tassare l’online e prendere ‘soldini’ a queste persone. Sulla pubblicità è giusto dire che ci sono margini per bloccare. Gli smarphone sono pieni di pubblicità per l’azzardo per i minori ed è inutile colpire la pubblicità dell’azzardo in televisione, quando poi tralasciamo i nuovi mezzi di comunicazione dove si formano realmente i giovani. Se non pensiamo a questo (e della questione non si è mai parlato) abbiamo un problema serio.

 

Durante l’audizione è intervenuto anche il Senatore Franco Mirabelli (PD).

“Con questa proposta abbiamo fatto un passo avanti- ha dichiarato- Con una serie di tecnicalità contenute nel documento, come la formazione degli operatori, si può pensare che ci sia un controllo superiore dei giocatori e si spera che si possano evitare le infiltrazioni mafiose. Con questo documento ovviamente pensiamo a una riduzione delle entrate”.

“Credo che si sia fatto un grande lavoro con le regioni- ha concluso Mirabelli- Le novità che ci porta il vice ministro, il tema delle distanze, degli orari e il tema del riconoscimento con la tessera del giocatore sono cose alle quali non si pensava. Sono passi avanti grandi. Credo che si dà ai sindaci grandi possibilità di controllo. Quindi oltre questo punto non stiamo più parlando delle regole che devono normare il gioco, ma se si deve proibire il gioco o no. Mi pare che si sia arrivati ad un punto drastico di riduzione di domanda e offerata. Si può parlare di proibizionismo, ma bisogna valutare bene questo discorso e le sue conseguenze. Credo che le opposizioni di alcune regioni a questo punto siano politiche. Finire la legislatura senza intervenire sarebbe sbagliato, auspico che ci sia un atto di responsabilità di tutti e arrivare un accordo”.

 

 

“Concordo con il punto di vista del senatore Vacciano – ha dichiarato la deputata Bottici – e ritengo che la distanza di 150 metri sia poca e inserirei anche la distanza dai bancomat non prevista dal Governo. Mettere a disposizione del giocatore i punti di offerta di soldi non permette di risolvere il problema. Dobbiamo tenere in considerazione che spesso le regole non vengono rispettate e i minori spesso giocano. Il sistema deve essere più blindato. Inoltre, la pubblicità dei giochi online tramite telefono va limitata. Spesso i campini italiani fanno pubblicità ai giochi online e questo favorisce l’emulazione. L’obiettivo deve essere più alto che questo perhé questo non si risolve il problema”.

 

 

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