19 Aprile 2024 - 02:40

Astro al Sindaco di Treviso: “Il suo approccio abolizionista non è condiviso, ma almeno è serio”

Orari slot, Tar Veneto respinge i ricorsi contro diversi comuni SuzoHapp. Un nuovo logo per simboleggiare la costante innovazione dell’azienda L’associazione Astro interviene nuovamente dibattito sui giochi e l’atteggiamento delle

07 Febbraio 2017

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Orari slot, Tar Veneto respinge i ricorsi contro diversi comuni

SuzoHapp. Un nuovo logo per simboleggiare la costante innovazione dell’azienda

L’associazione Astro interviene nuovamente dibattito sui giochi e l’atteggiamento delle amministrazioni comunali rivolgendosi in particolare al sindaco di Treviso Giovanni Manildo.

“Pur non potendo essere d’accordo con un Sindaco che si auspica l’eliminazione degli apparecchi legali- commenta l’associazione- si riconosce la serietà delle motivazioni addotte dal Primo cittadino. Quando una Amministrazione Locale attesta di non poter far fronte alla situazione di degrado della conduzione del commercio nel proprio distretto, e interpreta i dati sul gioco lecito come forieri di una perdita di controllo collettiva della cittadinanza, proporre l’eliminazione della “causa” che si ritiene (erroneamente) di aver individuato (le “slot”) è un atto normale, sbagliato nel merito, come cerchiamo di dimostrare, ma sicuramente più coerente di quei percorsi politico-amministrativi orientati a “travestire” l’abolizionismo con i distanziometri metrici “espulsivi”, e le restrizioni orarie “cancellanti” l’operatività dei congegni.

“Molti Amministratori Locali- prosegue Astro- infatti, soprattutto quelli che si schierano per la legalizzazione delle droghe leggere (adottando l’anti-proibizionismo a giorni alterni), sono ancora affezionati all’ipocrisia del “divieto mascherato di gioco” (attraverso orari ridotti e distanze metriche), che sino ad ora ha prodotto solo aumento di malati di G.A.P. (in quanto hanno dirottato i giocatori su altre forme di gioco più aggressive), licenziamenti nelle aziende di gestione, e aumento della performance erariale (che nel 2016 è stata del + 25% rispetto al 2015), incrementando la “dipendenza da gioco” dello Stato stesso. Ben venga, quindi, un atto di coerenza che finalmente illumini il dibattito sul gioco nei termini corretti: tenerlo o abolirlo, smettendo di mentire agli italiani con la bugia circa l’efficacia delle norme “distanzianti” o di riduzione oraria dell’accesso al servizio. Analogo discorso va poi esteso a tutti gli altri prodotti di gioco, in quanto, la eventuale eliminazione “di un prodotto”, genererà il problema dell’incremento consequenziale degli altri, essendosi oramai radicata sul territorio “una certa e definita domanda di servizio-gioco” nella popolazione, a cui la Politica deve decidere cosa rispondere: si o no ! La “favoletta” secondo la quale togliendo la slot metallica a vincita limitata dai bar (il prodotto più “light” dell’intero comparto), si risolva il problema, infatti, ha gambe talmente corte da rendere evidente la logica di “mero spostamento” del problema che la ispira”.

“Ad AS.TRO- continua l’associazione- non resta che evidenziare come i dati espressi dall’Amministrazione Trevigiana: siano attinenti alla sola “raccolta lorda” (che rileva ai soli fini tributari) e non alla spesa effettiva sostenuta dalla popolazione per il gioco (che, almeno alle awp in moneta metallica, ricevono la vincita in modo automatico direttamente dal congegno) , siano riferiti a “tutto il gioco legale reperibile sul territorio”, per la formazione dei quali “le slot installate solo in bar e tabaccherie” concorrono – al massimo – per il 25%, non considerino il valore aggiunto espresso dal “controllo” che solo il gioco legale consente di esercitare nei locali, grazie alle banche dati”.

“Nel confermare- conclude Astro- al primo cittadino di Treviso, la disponibilità dell’Associazione ad un confronto che possa consentire al territorio un “superamento” delle ipocrisie sul gioco, attraverso quella “collaborazione” tra industria locale e amministrazione di prossimità che in tanti settori ha funzionato, si resta in attesa di un riscontro”.

PressGiochi