29 Marzo 2024 - 14:36

Asteriti: “La funzione centrale, strategica contro l’azzardo spetta ai comuni”

L’avvocato Osvaldo Asteriti critica la riforma del settore dei giochi proposta dal Governo.   “L’offerta di gioco d’azzardo da parte dei monopoli è diventata enorme, come riconosciuto dallo stesso On.

04 Ottobre 2017

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L’avvocato Osvaldo Asteriti critica la riforma del settore dei giochi proposta dal Governo.

 

“L’offerta di gioco d’azzardo da parte dei monopoli è diventata enorme, come riconosciuto dallo stesso On. Baretta, in più occasioni- commenta- La riduzione promessa dal Governo non convince per le seguenti ragioni: promette di ridurre solo le slot machine, la punta dell’iceberg del problema azzardo, senza ridurre, ad esempio, le più pericolose vlt o altri tipi di gioco d’azzardo. Elimina le slot anchine dagli esercizi generalisti secondari, come alberghi, ristoranti, edicole, stabilimenti balneari, per concentrarle in sale dedicate che, una volta ottenuta la certificazione, non dovranno neppure osservare la disciplina in materia di distanze dai luoghi sensibili. Più che una riduzione, sembra piuttosto un “efficientamento” del sistema, a fini di maggiore redditività dello stesso, rimuovendo macchine da luoghi poco remunerativi per concentrarle in luoghi ad alta redditività, dimenticando che la finalità della promessa riduzione dell’offerta dovrebbe essere la tutela della salute dei giocatori”.

 

“Partendo dalla premessa che dalla politica, anche in materia di gioco d’azzardo, non arriva niente di buono- prosegue l’avvocato- occorre domandarsi cosa si può fare, concretamente, per fronteggiare questa abnorme offerta di azzardo, che rappresenta una reale minaccia per la salute delle persone. Credo che una funzione centrale, strategica, in questa azione di contrasto al gioco d’azzardo spetti ai Comuni, come Enti esponenziali degli interessi e dei diritti dei propri amministrati, da svolgere secondo due modalità principali, entrambe importanti. Da una parte, la promozione di iniziative di sensibilizzazione dei cittadini in merito al gioco d’azzardo in generale, per metterne in luce le insidie che nasconde e i pericoli per la salute che la sua pratica comporta, al fine di trasformare l’attuale regime “consenso disinformato”, che lo caratterizza, in un sano dissenso informato”.

 

“Dall’altra- conclude Asteriti- appropriarsi o riappropriarsi della potestà provvedimentale, riconosciuta loro dalla legge, per regolare alcuni aspetti relativi alla presenza e all’offerta di gioco d’azzardo sul territorio comunale, con particolare riferimento alle sale gioco dove sono allogate slot machine. Provvedimenti che fissino la distanza minima delle sale gioco dai luoghi sensibili, da determinare secondo criteri di ragionevolezza e, comunque, in funzione delle esigenze di tutela degli interessi e dei diritti dei cittadini e che regolino l’orario di apertura delle sale in cui viene offerto gioco d’azzardo. A tutti coloro che gridano al proibizionismo ogni qualvolta si tenti di regolare l’offerta dell’azzardo, citando la libertà di iniziativa economica privata, ricordo che l’articolo 41 della Costituzione effettivamente al primo comma fissa tale principio, tuttavia al secondo, sempre dimenticato,  precisa che la stessa “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.

 

PressGiochi