29 Marzo 2024 - 13:34

Antiriciclaggio. L’UIF segnala i rischi connessi al settore del gioco d’azzardo

La Banca d’Italia rilancia l’allarme riciclaggio nel settore del gioco. L’Unità di informazione finanziaria di Via Nazionale con i «Quaderni dell’antiriciclaggio» n. 9 pubblicato a gennaio ricorda che dalle analisi

11 Gennaio 2018

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La Banca d’Italia rilancia l’allarme riciclaggio nel settore del gioco. L’Unità di informazione finanziaria di Via Nazionale con i «Quaderni dell’antiriciclaggio» n. 9 pubblicato a gennaio ricorda che dalle analisi del settore del gioco pubblico condotta dal Comitato di sicurezza finanziaria, alla quale ha partecipato l’Uif, emerge la necessità di «perseguire una maggiore armonizzazione del quadro regolamentare e dei controlli, nonché più ampi ed efficaci scambi informativi fra le autorità, specie in considerazione del carattere transfrontaliero dell’attività».

 

Lo studio esamina l’evoluzione della regolamentazione antiriciclaggio nel settore del gioco, in relazione all’espansione che il comparto del gaming ha registrato negli ultimi anni e ai rischi connessi alle sue potenzialità di trasferimento monetario e di infiltrazione criminale, evidenziati in sede di analisi condotta dalle autorità competenti, anche in ambito internazionale. L’illustrazione delle direttrici percorse dallo sviluppo normativo risulta accompagnata dalle indicazioni delle autorità preposte al sistema di prevenzione e tiene conto dell’esperienza maturata dall’Unità d’Informazione Finanziaria per l’Italia attraverso l’analisi delle segnalazioni di operazioni sospette, i controlli ispettivi e la collaborazione con le altre autorità.

 

In ragione dei rilevanti flussi finanziari da cui è caratterizzato, spiega l’UIF, il settore dei giochi e delle scommesse è oggetto di concrete e potenziali infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Numerose indagini investigative evidenziano il carattere sempre più capillare e pervasivo di tale fenomeno. Il contributo della UIF a fini di prevenzione dell’utilizzo del gioco pubblico per scopi illeciti è determinante non solo per fornire impulso e supporto alle autorità investigative e repressive ma, ancor prima, per accrescere il grado di collaborazione attiva da parte degli operatori, che costituiscono la prima frontiera e il primo canale in grado di intercettare e veicolare flussi finanziari potenzialmente illeciti. In quest’ottica, le segnalazioni di operazioni sospette provenienti dagli operatori di gioco assumono un ruolo particolarmente rilevante in quanto offrono l’opportunità di approfondire la conoscenza del settore e di saggiare il grado di affidabilità dei soggetti destinatari degli obblighi di prevenzione. La prima analisi del settore condotta dal Comitato di sicurezza finanziaria (CSF), alla quale la UIF ha fornito un fattivo apporto informativo e di expertise, ha evidenziato la necessità di perseguire una maggiore armonizzazione del quadro regolamentare e dei controlli, nonché più ampi ed efficaci scambi informativi fra le autorità, specie in considerazione del carattere transfrontaliero dell’attività.

Grazie al recepimento della IV Direttiva i presidi antiriciclaggio e gli ambiti di cooperazione sono stati rafforzati, in modo particolare, nel settore dei giochi. Spetta ora agli operatori e alle autorità proseguire la collaborazione in modo attivo, responsabile ed efficace.

 

PressGiochi