09 Luglio 2025 - 14:49

Agrigento: richiesti domiciliari per il principale imputato nell’operazione ‘Breaking Bet’

A Milano, un uomo di 51 anni originario della Sicilia è attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, lontano dalla sua terra d’origine, dove, secondo le accuse, avrebbe orchestrato un

20 Maggio 2025

A Milano, un uomo di 51 anni originario della Sicilia è attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, lontano dalla sua terra d’origine, dove, secondo le accuse, avrebbe orchestrato un giro di scommesse illegali in associazione con le famiglie mafiose locali. I suoi legali, gli avvocati Salvatore Pennica e Marco Ripamonti, hanno chiesto ai giudici di ridurre la misura cautelare, che riguarda l’imputato principale del processo nato dall’operazione “Breaking Bet”. La decisione sulla richiesta sarà presa nelle prossime ore dalla Prima Sezione Penale del Tribunale di Agrigento, presieduta dal giudice Alfonso Malato.

L’uomo, già coinvolto in precedenti indagini su scommesse illegali, era stato arrestato l’8 novembre 2023, insieme ad altri cinque indagati, mentre quattro persone avevano subito provvedimenti interdittivi in merito alle loro attività imprenditoriali e professionali.

L’accusa principale nei suoi confronti è di concorso esterno in associazione mafiosa. La Direzione Distrettuale Antimafia sostiene che abbia messo a disposizione i posti di lavoro delle sue aziende per favorire Cosa Nostra, in cambio del sostegno necessario per espandere le sue attività e arrivare a operare in regime di monopolio. Tale comportamento, secondo l’accusa, avrebbe contribuito a rafforzare le cosche mafiose dell’Agrigentino e del Trapanese, territori nei quali l’imputato operava.

Il processo è appena iniziato ed è stato ascoltato un luogotenente della Guardia di Finanza, coinvolto nelle indagini. L’udienza è stata rinviata al 26 giugno.

 

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