Agevolazioni al trasporto pubblico. Per il Mef non è idoneo intervenire nuovamente sul prelievo dei giochi

La Commissione Trasporto della Camera dei deputati ha approvato la risoluzione presentata dal M5S con Michele Dell’Orco relativa ad agevolazioni tariffarie per i servizi di trasporto pubblico locale a favore di soggetti economicamente svantaggiati.

Nella risoluzione si chiede al Governo di impegnarsi ad assumere iniziative, in previsione della riforma del trasporto pubblico locale, per incrementare le risorse del fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, di un importo non inferiore a 50 milioni di euro annui, anche attraverso l’aumento del prelievo erariale unico attualmente applicato al gioco d’azzardo ed eventuali addizionali.

Come spiega Dell’Orco, “al fine di finanziare una tale manovra sarebbe opportuno prevedere un aumento delle risorse del fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale, anche ferroviario, alimentandolo anche con un aumento del prelievo erariale unico attualmente applicato ai giochi pubblici sotto il controllo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli ed eventuali addizionali”.

Ad esprimersi sulla proposta sia la Ragione ria di Stato che il Mef. La prima, ha infatti rinviato al Dipartimento delle finanze la valutazione sulla possibilità di ampliare il fondo nazionale di 50 mln di euro attraverso l’aumento del preu sui giochi.

Il MEF ha, quindi, spiegato come le coperture di oneri aggiuntivi mediamente l’incremento del prelievo erariale unico attualmente applicato sui giochi appaiono scarsamente idonee tenuto conto realisticamente della contrazione che investe il comparto del gioco pubblico

Il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, intervenuto in Commissione, ha ribadito il parere favorevole del Governo sul primo e sul terzo impegno contenuto nella proposta di risoluzione in discussione, quanto al secondo impegno, pur condividendone il merito, esprime parere contrario in ragione della contrarietà espressa su di esso dal Ministero dell’economia e delle finanze, del quale è stato acquisito il parere per ragioni di competenza.

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