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Agcom: proroga funzioni del Consiglio all’esame del Senato

Nella giornata di ieri la Commissione Affari costituzionali del Senato ha avviato l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104 sul riordino dei ministeri,

02 Ottobre 2019

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Nella giornata di ieri la Commissione Affari costituzionali del Senato ha avviato l’esame del ddl di conversione in legge del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104 sul riordino dei ministeri, la revisione dei ruoli e delle carriere delle Forze di polizia e delle Forze armate e le funzioni dell’AGCOM.

L’articolo 7 stabilisce la proroga delle funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, per il Presidente e i componenti del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni fino all’insediamento del nuovo Consiglio, e comunque fino a non oltre il 31 dicembre 2019.

La relazione tecnica del servizio Bilancio del Parlamento evidenzia che la norma non comporta nuovi o maggiori oneri atteso il carattere meramente ordinamentale della disposizione che, in ogni caso, è destinata a spiegare i suoi effetti entro il corrente anno 2019.

 

 

La composizione dell’AGCOM – si legge nel decreto – è disciplinata dalle norme della legge istitutiva n. 249 del 1997 e dalla legge n. 481 del 1995, successivamente modificate dal D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 (convertito dalla legge n. 214 del 2011), che ha ridotto il numero dei componenti del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da otto a quattro, a cui si aggiunge il Presidente.

A pena di decadenzai componenti dell’AGCOM non possono esercitare, direttamente o indirettamente, alcuna attività professionale o di consulenza, essere amministratori o dipendenti di soggetti pubblici o privati né ricoprire altri uffici pubblici di qualsiasi natura, ivi compresi gli incarichi elettivi o di rappresentanza nei partiti politiciné avere interessi diretti o indiretti nelle imprese operanti nel settore di competenza dell’Autorità.

I dipendenti delle amministrazioni pubbliche sono collocati fuori ruolo per l’intera durata dell’incarico.

Per almeno quattro anni dalla cessazione dell’incarico, i componenti dell’Autorità non possono intrattenere, direttamente o indirettamente, rapporti di collaborazione, di consulenza o di impiego con le imprese operanti nel settore delle comunicazioni.

I componenti e i funzionari delle Autorità, nell’esercizio delle funzioni, sono pubblici ufficiali e sono tenuti al segreto d’ufficio.

Nomina dei Commissari

quattro commissari, scelti fra persone dotate di alta e riconosciuta professionalità e competenza nel settore, sono eletti dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati e sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica.

Il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati eleggono due commissari ciascuno e ciascun senatore e ciascun deputato esprime il voto indicando pertanto un solo nominativo per il Consiglio.

Le Assemblee di Camera dei deputati e Senato della Repubblica procedono pertanto ciascuna all’elezione di due commissari con voto limitato. La votazione ha luogo a scrutinio segreto e per schede.

I componenti dell’Autorità durano in carica sette anni e non possono essere riconfermati, a meno che non siano stati eletti per un periodo inferiore a tre anni, in sostituzione di commissari che non abbiano portato a termine il mandato (art. 1, comma 3 legge n. 249/1997 e art. 2, comma 8, legge n. 481/1995).

In caso di morte, di dimissioni o di impedimento di un commissario, la Camera competente procede alla sua sostituzione procedendo all’elezione di un nuovo commissario, che resta in carica fino alla scadenza ordinaria del mandato dei componenti l’Autorità.

I componenti dell’Autorità attualmente in carica sono stati nominati per sette anni con D.P.R. 11 luglio 2012, pubblicato sulla G.U. del 25 luglio 2012 e scadranno il 25 luglio 2019, data di scadenza dei sette anni dalla data di insediamento del collegio, avvenuta il 25 luglio 2012

In base all’art. 1, comma 5, della legge 31 luglio 1997, n. 249, infatti, ai componenti dell’AGCOM si applicano le disposizioni per le altre Autorità di pubblica utilità, di cui all’art. 2, commi 8, 9, 10 e 11, della legge 14 novembre 1995, n. 481, in ordine alla durata settennale del mandato.

I sette anni sono calcolati a decorrere dalla data di insediamento del collegio. In tal senso il Consiglio di Stato, in un parere del 19/4/2012 (sezione Prima, n. 03608/2012), avente ad oggetto l’ammissibilità dell’istituto della prorogatio al collegio del Garante della privacy, calcola i sette anni della durata del mandato dei componenti del collegio dalla data di insediamento dello stesso.

La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno proceduto alla elezione a scrutinio segreto dei componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nelle sedute del 6 giugno 2012. I componenti dell’Autorità nominata in precedenza, nel 2005, erano scaduti il 15 maggio 2012 (cfr. Parere del Consiglio di Stato n. 03676/2012 del 9 maggio 2012 sull’applicabilità della propogatio agli organi collegiali dell’AGCOM).

componenti dell’AGCOM eletti il 6 giugno 2012 dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica sono stati: Maurizio Dècina (eletto dalla Camera dei deputati con 163 voti); Antonio Martusciello (eletto dalla Camera dei deputati con 148 voti); Antonio Preto (eletto dal Senato della Repubblica con 94 voti); Francesco Posteraro (eletto dal Senato della Repubblica con 91 voti).

A seguito del decesso del commissario Antonio Preto, l’Assemblea del Senato della Repubblica, in data 1° febbraio 2017, ha proceduto alla elezione del prof. Mario Morcellini, nominato con DPR 6 marzo 2017,

La Camera dei deputati, a seguito delle dimissioni del commissario dell’Autorità Maurizio Dècina, nel settembre 2013 ha eletto il prof. Antonio Nicita.

Attualmente i commissari dell’AGCOM, dopo le sostituzioni avvenute, sono i seguenti:

  • Antonio Martusciello e Francesco Posteraro (Commissione per i servizi e i prodotti);
  • Antonio Nicita e Mario Morcellini (Commissione per le infrastrutture e reti).

Sotto il profilo procedurale si ricorda che in occasione della sostituzione del commissario Maurizio Dècina a seguito di dimissioni, è stata attivata dalla Camera dei deputati una particolare procedura on line per ricevere le candidature che è stata definita dalla Conferenza dei capigruppo della Camera nella riunione del 22 ottobre 2013 e resa nota dalla Presidenza della Camera con comunicato stampa pubblicato sul sito internet della Camera.

La Conferenza ha convenuto che i gruppi parlamentari, i singoli deputati e i soggetti interessati potessero far pervenire alla Presidenza i curricula dei candidati che intendessero proporre o proporsi per tale carica.

curricula pervenuti sono stati quindi portati a conoscenza di tutti i deputati e dei gruppi attraverso la loro pubblicazione nel Portale Intranet della Camera dei deputati, secondo l’ordine di ricezione.

La votazione per l’elezione del nuovo componente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è quindi avvenuta il 14 novembre 2013: l’Assemblea della Camera ha eletto con 297 voti il prof. Antonio Nicita, che è stato nominato con DPR 26 novembre 2013, fino alla scadenza ordinaria del mandato dei componenti dell’Autorità.

Nomina del Presidente

Il Presidente dell’Autorità è nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, d’intesa con il Ministro dello Sviluppo economico (ex Ministro delle comunicazioni).

Il Presidente del Consiglio procede pertanto alla designazione del nominativo del presidente e tale designazione deve essere previamente sottoposta al parere delle commissioni parlamentari competenti, ai sensi dell’art. 2 della legge n. 481 del 1995, che disciplina le altre autorità di pubblica utilità. In base a tale rinvio, le Commissioni parlamentari si esprimono a maggioranza dei due terzi dei componenti ed il parere è da ritenersi necessario e vincolante, in quanto la norma dispone espressamente che in nessun caso le nomine possono essere effettuate in mancanza del parere favorevole espresso dalle Commissioni parlamentari.

La norma richiamata prevede anche che le Commissioni parlamentari competenti possano procedere all’audizione delle persone designate.

Il Presidente del Consiglio, d’intesa con il Ministro per lo Sviluppo economico, ha designato, in data 8 giugno 2012, il professor Angelo Marcello Cardani, che è stato quindi nominato Presidente con D.P.R. 11 luglio 2012, per la durata di sette anni, previo parere favorevole delle competenti Commissioni parlamentari. Il mandato del Presidente scade il 25 luglio 2019, analogamente a quanto previsto per i componenti.

Si ricorda infatti che la richiamata disposizione prevede espressamente che le designazioni effettuate dal Governo nelle Autorità per i servizi di pubblica utilità siano previamente sottoposte al parere delle competenti Commissioni parlamentari. In nessun caso le nomine possono essere effettuate in mancanza del parere favorevole, che è espresso dalle predette Commissioni a maggioranza dei due terzi dei componenti.

Il precedente Presidente dell’Autorità, Corrado Calabrò, fu nominato il 9 maggio 2005 con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio, d’intesa con il Ministro delle Comunicazioni.

Ai sensi dell’art. 3 del Regolamento di organizzazione dell’AGCOM, il Presidente rappresenta l’Autorità. Convoca le riunioni degli Organi collegiali, ne stabilisce l’ordine del giorno e ne dirige i lavori; vigila sull’attuazione delle deliberazioni. Cura inoltre i rapporti con le Istituzioni dell’Unione Europea, con le organizzazioni internazionali e con le pubbliche amministrazioni nazionali.

 

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