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Agcai manifesta a Roma: “Si a nuovi investimenti purché ci venga garantito un futuro”

‘Stato complice dei concessionari per favorire il gioco d’azzardo e distruggere i gestori’; ‘No al gioco d’azzardo, no alle mini vlt con lettore di banconote e ticket’; ‘Si alla riduzione

28 Gennaio 2016

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‘Stato complice dei concessionari per favorire il gioco d’azzardo e distruggere i gestori’; ‘No al gioco d’azzardo, no alle mini vlt con lettore di banconote e ticket’; ‘Si alla riduzione immediata nelle slot nei bar con contestuale riduzione delle vlt’; ‘Si alle slot e alle slot-flipper’.

Questi gli appelli che campeggiavano questa mattina a Porta Pia in occasione della manifestazione organizzata dall’Associazione dei gestori e costruttori di apparecchi da intrattenimento AGCAI per protestare contro la legge di Stabilità e contro la minaccia dell’esclusione delle figura del gestore nella filiera degli apparecchi da gioco.

Una manifestazione che può esser considerata un successo e che ha raccolto circa 400 operatori provenienti da tutte le parti d’Italia che hanno voluto con un atto di coraggio aprire un fronte rispetto all’immobilismo che c’è stata fino ad oggi e rivendicare i propri diritti di gestori legali del gioco pubblico.

 

La manifestazione si sposterà, scortata dalla polizia, al Ministero delle Finanze dove l’Agcai incontrerà alcuni funzionari pubblici.

“Il momento è critico per la nostra categoria – ha affermato il presidente dell’associazione Benedetto Palese – perché la legge di Stabilità con le norme che ha introdotto porterà alla sparizione della figura del gestore ma dobbiamo essere sempre uniti e sempre più numerosi: più saremo e maggiori saranno le possibilità di farci ascoltare”.

Palese fa sapere che sta cercando di coinvolgere anche la Sapar, con la quale avrà un incontro il prossimo 4 febbraio in vista di una ulteriore manifestazione unificata da tenersi nella prima metà di febbraio.

Sapar: l’11 febbraio assemblea pubblica a Roma

L’associazione sta dedicando grande attenzione all’aspetto sociale con il loro No al gioco d’azzardo e la proposta delle slot – flipper che porterebbero ad una riduzione della spesa media oraria del gioco in contrasto con la nuova offerta delle vlt e delle mini vlt.

 

agcaiI gestori, si sono detti favorevoli ad affrontare gli investimenti che il nuovo cambio di payout richiede a patto che venga loro garantito un futuro certo. L’Agcai ha anche affermato di esser pronta ad indire una petizione per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare con la raccolta di 50mila firme. “Siamo – afferma Palese – 5000 aziende e oltre 120.000 lavoratori onesti che componiamo il settore”. Per Agcai il nulla osta deve essere intestato al gestore a cui va garantita la proprietà degli apparecchi, in un regime di libero mercato. Si suggerisce addirittura l’abolizione del monopolio statale delle slot.

 

Quella dell’Agcai, non sembra solo una lotta sindacale ma una manifestazione per cercare di dimostrare alla società e a chi non conosce il settore che il gestore non vuole speculare sull’azzardo e creare giocatori patologici ma creare esclusivamente intrattenimento per l’utente.

“Proprio mentre l’attenzione sul gioco patologico è massima – spiega il vicepresidente Franco Rizzo – lo Stato decide di introdurre degli apparecchi come le mini vlt che non faranno altro che amplificare il problema e scaricare sul giocatore l’aumento della tassazione portando il payout al 70%. Siamo disposti a ritornare anche al vecchio contingentamento, purché ci venga garantita la sopravvivenza. Puntiamo – conclude – al riconoscimento della nostra categoria di gestori, per poter essere liberi imprenditori”.

 

Nel dettaglio, l’associazione chiede al Ministeri:

  1. La proroga dell’aumento del PREU dal 01 Gennaio 2016 al 01 Luglio 2016, viste le grandi difficoltà che si sono venute a creare nell’industria da ultimo in seguito alla circolare ADM che non permette le dismissioni per aggiornare gli apparecchi. Sarebbe necessario modificare la circolare e permettere che la richiesta di nulla osta sostitutivi avvenga entro un periodo di 60 giorni, e non contestualmente alla dismissione.
  2. Il riconoscimento dei diritti di gestione e produzione delle nuove AWP da remoto in capo ai possessori degli apparecchi e non ai soggetti concessionari. Il mancato riconoscimento decreterebbe la chiusura di 5000 aziende ed il licenziamento di 120.000 lavoratori che dal 2004 operano nel settore.
  3. Proporre, affinché sia ridotta la ludopatia, che le nuove AWP da remoto siano ancor più da intrattenimento, cioè con una perdita oraria comparabile a quella di un Flipper, ad esempio 10 € l’ora, e non d’azzardo come le Mini-VLT con lettore di banconote e ticket, che aumentano la perdita oraria.

 

PressGiochi