25 Aprile 2024 - 03:23

Agcai: “Le associazioni dei gestori devono tutelare tutta la categoria”

In attesa che SAPAR, AGGE ed ASTRO – fa sapere l’associazione Agcai – diano chiarimenti ufficiali in merito all’incontro con cui, comunichiamo che è confermata la partecipazione di molte personalità

29 Luglio 2016

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In attesa che SAPAR, AGGE ed ASTRO – fa sapere l’associazione Agcai – diano chiarimenti ufficiali in merito all’incontro con cui, comunichiamo che è confermata la partecipazione di molte personalità politiche e di tanti operatori del settore tra cui Paolo Dalla Pria e Domenico Distante (Sapar), Giovanni Agliata, Danilo Festa e Renzo Terrabusi (Astro) etc.

 

I gestori hanno il diritto di conoscere le posizioni delle singole associazioni in quanto l’operato dei loro Presidenti, che siano grosse o piccole associazioni, rappresenta nelle sedi istituzionali un intero comparto produttivo, quindi il loro operato deve essere esternato al pubblico specialmente se tendente a tutelare una grande fascia di iscritti, o comunque anche una piccola parte. Non si può dire di essere rappresentativi di un’intera categoria se si tutelano gli interessi di poche persone, bisogna dimostrare di tutelare tutta la categoria oppure dare le dimissioni ed operare in modo diverso per tutelare i propri interessi o quelli di pochi soggetti.

 

Il Presidente di AGCAI ci tiene inoltre a rispondere al Presidente di AGGE Franco Pirello: “Caro Franco, ti abbraccio anch’io e mi dispiace risponderti che NO, non soffro di solitudine associativa, sopratutto se la compagnia dovrebbe essere quella di chi ha perso il vizio di difendere il gestore, o di chi non si sveglia mai, nemmeno tardi. Penso che tutti, anziché rimanere a dormire, o peggio ancora ad unirsi o lasciarsi addormentare da chi ha sempre dormito, farebbero bene a svegliarsi immediatamente. Dunque meglio tardi che mai, e poi il sogno di uno rimarrà un sogno, ma il sogno di tanti può facilmente diventare realtà. Per questo motivo cerco sempre la collaborazione, ed ora cerco di svegliare chi dorme perché anziché sognare bisogna cercare di costruirsi la realtà. Come fa chi la realtà ce la sta cambiando. AGCAI ha sempre cercato una collaborazione tra tutte le sigle e condiviso tutte le concrete iniziativa fatte con trasparenza e chiarezza, con i programmi fatti in modo pubblico come cerchiamo di fare noi di volta in volta. AGCAI ha sempre accettato gli inviti a quelle poche iniziative delle altre associazioni. Inoltre abbiamo sempre invitato tutte le associazioni a partecipare ai nostri eventi ed iniziative varie. Purtroppo le strade delle altre associazioni sono spesso occulte, e non possiamo condividerle in quanto ignote. Chi non parteciperà a questa importante Tavola Rotonda lo farà senza motivo, e si capirà quali saranno le strade intraprese. Di sicuro AGCAI lotta per la difesa dei gestori. Un caro saluto, sperando che non ti sia anche tu saparizzato e che passerai presto dalla parte di quelli del meglio tardi che MAI.”

 

Ci teniamo ad osservare inoltre, – continua Agcai – in merito al Libro Bianco ed alla proposta di contingentamento delle sole AWP fatta dal Presidente di Acadi Guglielmo Angelozzi, che si è dimenticato l’esistenza delle VLT, e di proporre anche una significativa riduzione delle VLT, vista la loro pericolosità sulla salute pubblica e sulla situazione sociale. Per cui le attuali sale con VLT (Mini-casinò) andrebbero chiuse, ma se non altro fortemente limitate. Ricordiamo inoltre che per l’azzardo “certificato” esistono già i Casinò, quindi non si possono realizzare altre sale “certificate” di tipo A (come da voi proposto) che in realtà sono dei veri e propri Casinò di lusso “certificati”.

Il libro bianco fatto per le “AWP con perdita limitata” dovrebbe essere completato da un libro nero sulle “VLT con perdita illimitata”, peraltro chi meglio di lei, insieme al Sottosegretario Baretta, può fornire dei dati precisi in merito all’attuale situazione delle VLT.

 

Invitiamo dunque a chiarire in modo chiaro la situazione delle pericolose VLT e della loro distribuzione presente e futura, anche perché per legge non devono superare il 14% delle AWP sul territorio.

PressGiochi