19 Aprile 2024 - 01:29

AGCAI: “I gestori e i loro dipendenti meritano rispetto e il ritorno al lavoro subito”

“Tenere spente le Slot nuoce alla salute pubblica in quanto i giocatori si rivolgono a giochi molto più pericolosi come gioco on-line e Gratta e Vinci che non sono mai

04 Maggio 2020

Print Friendly, PDF & Email

“Tenere spente le Slot nuoce alla salute pubblica in quanto i giocatori si rivolgono a giochi molto più pericolosi come gioco on-line e Gratta e Vinci che non sono mai stati chiusi durante l’emergenza, ed ancor di più oggi con il ripristino delle lotterie istantanee, non per ultimo il Million Day con vincite giornaliere da un milione di euro. Questi giochi permettono di perdere in un giorno molti più soldi che alle slot”.

Come afferma l’associazione di gestori AGCAI: “I gestori di slot distribuiscono nei locali pubblici un prodotto voluto dallo Stato per salvaguardare la salute delle persone e per contrastare il gioco d’azzardo più pericoloso ed il gioco illegale.

Se il prodotto Slot viene considerato nocivo per la salute pubblica, le Regioni ed i movimenti NO SLOT, con Luigino Bruni in testa, facciano pressione sul capo politico del M5S Vito Crimì e non solo affinché le caratteristiche tecniche vengano cambiate e le slot diventino meno aggressive. cioè permettano di perdere ancora di meno in un certo arco temporale.

Nel frattempo, si attivi la riaccensione in sicurezza degli apparecchi, magari riducendole e distanziandole con un numero da 1 a 4 nei locali pubblici in base alla dimensione del locale.

I gestori di slot non possono essere discriminati in quanto distribuiscono un prodotto statale regolamentato, si tratta di aziende come tutte le altre con gli stessi problemi e con i loro dipendenti in cassa integrazione, con l’aggravante che negli ultimi 5 mesi erano stati costretti dalla legge di bilancio all’acquisto di nuove schede di gioco, tutte da pagare pena insolvenza d fallimento aziendale.

Vietare la ripartenza del gioco delle slot insieme alla riapertura di bar e ristoranti sarebbe letale per i giocatori e per tutte le aziende di distribuzione”.

PressGiochi