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ADM pubblica il Libro Blu 2017: la spesa in gioco d’azzardo si riduce a 18,9 miliardi

ADM costituisce il presidio dello Stato nel settore del gioco legale. È un modello amministrativo incentrato sulla concessione di un servizio. In questo quadro l’Agenzia affida a un soggetto privato,

04 Dicembre 2018

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ADM costituisce il presidio dello Stato nel settore del gioco legale. È un modello amministrativo incentrato sulla concessione di un servizio. In questo quadro l’Agenzia affida a un soggetto privato, prescelto sulla base di selezioni a evidenza pubblica nel rispetto della normativa comunitaria, l’esercizio del gioco. ADM svolge poi un’attività di controllo di natura amministrativa, fiscale (accertamento delle imposte e degli altri proventi di natura erariale) e di ordine pubblico, per la repressione del gioco illegale, effettuato in mancanza di titoli autorizzativi o alterando i dispositivi di gioco.

E’ quanto si legge nel Lubro Blu 2017 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che pubblica ufficialmente i dati del mercato dei giochi nel 2017.

 

La raccolta complessiva nel 2017 ammonta a 101,7 miliardi di euro rispetto ai 96 mld del 2016;  la spesa è stata di 18,9 miliardi di euro in calo rispetto all’anno precedente, e le vincite pari a 82 mld di euro.

 

 

Numero Concessioni – Nel 2017 operano sul mercato dei giochi a base sportiva e ippica 225 concessionari (22 in meno sul 2016, 53 in meno sul 2015), 89 operatori per l’offerta online, 11 concessionari per gli apparecchi da gioco (-1), 202 per il Bingo (- 4) e rispettivamente un concessionario per il superenalotto e per il Lotto e lotterie varie, trattandosi di monoconcessioni.

 

AWP e VLT – Sul territorio italiano sono presenti esattamente a dicembre 2017, 366.399 AWP rispetto alle 418.210 del 2015 distribuite in 76.784, numero che ai giorni di oggi si è ridotto alle 265mila unità per via del taglio attuato dal Governo Gentiloni, mentre sale il numero di VLT a 55.824.

Per quanto riguarda la raccolta di Awp, Vlt e comma 7, nel 2017 ammonta a 49.001 milioni di euro in linea rispetto a quella del 2016. Nel complesso la spesa ammonta a 10,477 mld e le vincite a 38,5 mld.

 

CONTROLLI – Nel settore dei controlli, – si legge – l’azione ADM è rivolta all’individuazione di tutte le forme di irregolarità nelle modalità di offerta autorizzata (ad esempio: non conformità delle apparecchiature, irregolarità dei comportamenti, irregolarità nella gestione dei flussi finanziari, nel pagamento delle vincite e nell’entrata erariale) e al deciso contrasto a tutta l’offerta illegale, con verifiche capillari e pesanti sanzioni.

Le aree dell’illecito riguardano essenzialmente i seguenti comparti:

il gioco fisico/on line, mediante i cosiddetti “Totem”;

il gioco on line effettuato mediante i CTD (Centri Trasmissione Dati) o i PDR (punti di ricarica);

l’alterazione degli apparecchi da divertimento (slot).

 

Si tratta di tipologie di gioco che aggirano le disposizioni e i vincoli del sistema concessorio, utilizzando canali alternativi a quelli ufficiali, sia per sottrarsi al pagamento delle imposte, sia per occultare i destinatari dei relativi profitti.

La riorganizzazione dell’Agenzia si sta muovendo verso il rafforzamento del presidio della legalità.

Ad oggi i controlli possono essere così suddivisi:

sui concessionari. Consistono nella verifica della permanenza dei requisiti soggettivi delle società e delle persone che rivestono ruoli decisionali all’interno delle stesse. I requisiti sono richiesti per l’assegnazione e il mantenimento delle concessioni (onorabilità, solidità finanziaria, etc.), nonché per tutti gli adempimenti necessari alla gestione del gioco (es: versamenti di imposte o altre entrate erariali, regolare pagamento delle vincite, rispetto dei regolamenti dei giochi, obblighi di investimento, conformità a normative antiriciclaggio, iscrizione ad albi, vigilanza sulla filiera, etc.);

sugli esercizi di gioco. Consistono in accertamenti condotti dal personale ADM sul territorio. Sono in costante incremento: nel 2017 l’attività di verifica ha riguardato più di 35.000 esercizi, oltre il 33% del totale, inclusi quelli in cui si effettua gioco senza autorizzazione.

 

PressGiochi