29 Marzo 2024 - 08:37

Ad Ice il futuro del Gaming è già arrivato!

Dal nostro inviato a Londra – Noblesse oblige, la nobiltà obbliga! Quella che è ormai celebrata da tutti come la più importante fiera di settore al mondo, ha sempre il

13 Febbraio 2017

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Dal nostro inviato a Londra – Noblesse oblige, la nobiltà obbliga! Quella che è ormai celebrata da tutti come la più importante fiera di settore al mondo, ha sempre il dovere di andare oltre le aspettative. E Ice Totally Gaming c’è riuscita pure stavolta, battendo ancora una volta i propri record di estensione, visitatori ed espositori e realizzando un contesto di elevata spettacolarità ed eleganza, ma nel contempo di grandi contenuti. Non una grandeur fine a se stessa, come potrebbe essere nel caso di una fiera B2B, bensì una strategica forma di comunicazione che infonde nel visitatore professionale entusiasmo, fiducia e voglia di investire. L’industria nel suo complesso, del resto, non tradisce mai le aspettative degli operatori, nemmeno quelli più esigenti, e ha trovato a Londra la vetrina ideale per affacciarsi sul mondo intero.

L’ICE, nel celebrare come sempre l’inizio del nuovo anno per il settore del gaming, ha la mirabile capacità di fondere in un insieme armonico le varie anime che lo compongono e al tempo stesso di porre, di anno in anno, una nuova pietra miliare nella storia di questo grande mondo. I nuovi trend si colgono qui; poi qualcosa potrà pure non piacere o risultare forse troppo ardita, ma alla fin dei conti non c’è occasione migliore per toccare con mano quelli che poi saranno ricordati come i momenti di svolta dell’industria.

 

Ecco allora pienamente giustificato l’appellativo di “United Nations of gaming” che qualcuno le ha brillantemente affibbiato.

 

 

I temi dell’ICE 2017 sono così tanti da rischiare di perdercisi: i nuovi trend tecnologici e di design; i mercati su cui è attualmente più conveniente investire e quelli che si apriranno a breve e medio termine; le nuove soluzioni mirate alla “cattura” del giocatore e la tecnologia che le sostiene; le interazioni fra il gaming e gli eventi politici ed economici di maggior rilievo a livello internazionale (su tutti, la politica del neopresidente americano Donald Trump e la Brexit); i processi di accorpamento, fusione o anche solo di agreement fra aziende, che in prossimità di Londra subiscono sempre una forte impennata.

 

Di tutto questo daremo di volta in volta ragguaglio nel corso del tempo, perché ciascuno di questi argomenti merita adeguati approfondimenti. Nella circostanza, attraversiamo “a volo di drone” i 40mila mq di ICE per scattare qualche istantanea su quelli che, a nostro avviso, sono i motivi portanti della fiera.

 

Omni-channell, è questo il termine che polarizza l’attenzione dell’industria internazionale: rendere disponibili i contenuti di gioco senza soluzione di continuità, in qualsiasi istante, in qualsiasi luogo e tramite qualsiasi dispositivo. Ora che gli standard delle TLC sono tali da supportare questa strategia, senza gravare eccessivamente sui costi, e che nel contempo la massa critica della società digitalizzata ha assunto proporzioni rilevanti, tutte le firme del gaming, non solo le grandi ma anche quelle di medie dimensioni, cercano di offrire alla clientela reale e potenziale un portafoglio completo e variegato di prodotti “all in one”.

Da qui il nascere di sinergie strettissime fra fornitori di piattaforme, software house, hardware suppliers, gestori di sistemi di pagamento, providers, concessionari ed operatori, che danno estremo dinamismo al sistema e, di conseguenza, spingono l’innovazione ad altissima velocità.

Tutto è in definitiva orientato alla cosiddetta “cattura” del giocatore. Comodità, facilità d’uso, protezione dei dati personali, sicurezza e immediatezza dei sistemi di pagamento. Questo è quanto chiede ciascun giocatore, da quello professionale al più sprovveduto, dal più tradizionale al più tecnologico.

 

Ed è su questo che le aziende stanno lavorando, con un occhio particolare rivolto ai Millennials (i nati dal 1980 in poi), gente che è cresciuta a pane e tecnologia e che ha attitudini al consumo, al divertimento e alla socializzazione ben diversi da quelli delle generazioni precedenti, vale a dire la Generation X e i Baby Boomers.

 

A loro, tanto per dirne una (prendano appunti la Binetti&co.!) le slot machines non piacciono, e questa è una tendenza accertata (dati alla mano) in tutto il mondo. I Millennials preferiscono giochi più dinamici, coinvolgenti, magari anche con una componente di abilità e che sappiano in qualche modo evocare gli ambienti virtuali a loro più familiari.

 

In tale prospettiva, tecnologie non proprio nuove in assoluto, ma sicuramente nuove per il settore, quali la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata, diventeranno presto autentica nitro per i motori del gaming online e dei virtual casino, anche perché se fino a qualche tempo fa l’uso della tecnologia “indossabile” poteva sembrare un ostacolo, il successo di Fitbit e di Apple Watch lascia pensare che i giovani (almeno loro) non abbiano alcuna difficoltà ad addobbarsi consensore di movimento, cavo auricolare, cuffie on-ear e l’interfaccia del viso, elementi che oltretutto sono diventati molto accessibili in termini di costi per l’utente.

 

Ed è praticamente scontato che VR e AR andranno a stretto giro di bet a influenzare pure i Casino Live, dove l’interazione giocatore-dealer tocca il massimo realismo.

Altrettanto incentivanti, per i Millennials, potrebbero essere nuove forme di gaming quali eSports, social gaming e sports/virtualsportsbetting – di cui abbiamo assistito ad una vera invasione a Londra – se non pure i table-games in versione automatizzata, dove non è necessario presentarsi col portafoglio gonfio come si dovrebbe recandosi al tavolo di un casino reale.

 

Qualcuno, nell’ambiente dei casinò, immagina addirittura che in un giorno non troppo lontano potranno esserci sale dove giocare con console PS6 o Xbox2! Più attuale, invece, la possibilità che i più giovani si aggirino in quegli ambienti e partecipino ai giochi offerti nella locations– volendo, anche a più di uno contemporaneamente – con i propri mobile devices, lasciando le postazioni tradizionali ai più anziani.

 

Altro tema di dibattito è l’opportunità di introdurre nel gaming veri e propri elementi di skill, ma la quasi totale sparizione dal giro della fiera del Texas Hold’em – grande icona del gaming di inizio terzo millennio – e dei suoi derivati, testimonia che l’abilità può essere un discrimine più forte della capacità di spesa, per un giocatore: così, quello resterà un gioco dedicato ad una fascia ristretta di appassionati, sospinti non solo dalla voglia di vincere denaro, ma altresì dalla notorietà che acquisiscono grazie ai grandi Tournaments intenazionali.

 

 

 

Quanto al gaming tradizionale, che le vecchie care roulette, i mitici tavoli da black jack o baccarat, e le stesse amate slot machines siano destinati nel giro di qualche anno alla soffitta è tutto da vedere, e a nostro avviso poco plausibile.

 

Anche su quel fronte la tecnologia non resta ferma, tutt’altro!

In fiera abbiamo visto roulette che in corso d’opera cambiano colore concedendo vincite mistery, altre con sistema automatico di uscita della pallina, un’altra ancora dotata di ruota a doppia corona numerata; e ancora, nelle versioni elettroniche, ci siamo goduti l’esplosione di bonus multiplier, jackpot progressivi, ruote double-sided, eccezionali effetti grafici che accompagnano le varie fasi di gioco connessioni con slot machines per dare una doppia chance di gioco all’utente.

 

Fra i tavoli da baccarat, le innovazioni al topo sono la ripresa in diretta dello squeeze per il coinvolgimento dei giocatori via desktop, tablet e smartphone, offrendo altresì scommesse laterali e percorsi extra.

 

 

Per quanto riguarda le slot, dal punto di vista del design vanno di moda le macchine curvilinee, composte da una sequenza di monitor piatti oppure da schermi così forgiati, che, unitamente ad avanzati effetti luminosi e sonori, e features interattive, puntano a generare un’esperienza multisensoriale a 4 dimensioni.

Quanto ai software, la fantasia creativa dei progettisti non conosce davvero limiti, e se da un lato è venuta un po’ meno la moda delle slot tematizzate su costosissime licenze, dall’altro è cresciuta la tendenza a proporre opzioni di gioco innovative, che magari non cambiano la sostanza, ma certamente mettono in circolo aria nuova e frizzante, tanto per i vecchi quanto per i nuovi giocatori.

 

Avremo modo e tempo per addentrarci nelle proposte più accattivanti. Perciò continuate a seguirci.  Su PressGiochi.it,   ICE Totally Gaming continua!

 

Marco Cerigioni – PressGiochi