23 Aprile 2024 - 08:42

ACOGI: “In arrivo TMS, una nuova terapia non invasiva contro le dipendenze”

L’associazione ACOGI segnala una nuova terapia contro le patologie, compresa la ludopatia. “E’ in arrivo- commentano- un’importante novità nel campo oscuro delle dipendenze grazie ad un approccio di tipo tecnologico

15 Febbraio 2017

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L’associazione ACOGI segnala una nuova terapia contro le patologie, compresa la ludopatia.

“E’ in arrivo- commentano- un’importante novità nel campo oscuro delle dipendenze grazie ad un approccio di tipo tecnologico che si fonda su solide basi medico-scientifiche e cliniche.
Si tratta della TMS, stimolazione magnetica transcranica, ovvero trattamento mediante la stimolazione magnetica celebrale in pazienti con gravi dipendenze da droga, alcool e gioco d’azzardo.
A riguardo, è stato svolto un grande lavoro scientifico con la collaborazione di numerosi ricercatori italiani sparsi tra l’Atlantico, l’America e l’Europa”.
“E’ un tipo di trattamento già approvato dalla CE che agisce direttamente sulle aree del cervello alterate dalla patologia riportandole in maniera graduale agli standard normali- continua ACOGI-
E’ una tecnica utilizzata soprattutto nella cura della depressione ma è anche applicata per la cura del disturbo bipolare, disturbo stress post-traumatico, disturbo ossessivo-compulsivo(gioco d’azzardo) e nella lotta delle dipendenze di alcool e droga, con grandi risultati positivi.
Al fine di ottenere gli esiti sperati e desiderati sono necessari in maniera approssimativa 20 sedute per la depressione e 34 per le dipendenze e la durata di ognuna varia da 15 a 60 minuti a seconda della patologia”.
“La terapia non è assolutamente invasiva- concludono- non richiede nessun tipo di anestesia e dopo il trattamento il paziente può continuare la sua normale attività quotidiana; l’unico effetto collaterale potrebbe essere un senso di fastidio nella zona dove è applicato lo stimolo.
Anche in Italia la TMS è utilizzata da qualche anno: a Padova dal professor Luigi Gallimberti, a Cagliari dal professor Massimo Diana e a Roma è arrivato dall’Associazione La Promessa Onlus fondata e diretta dal professor Fabrizio Fanella. I risultati sono incoraggianti, soprattutto, se viene abbinata in parallelo ad una terapia di tipo riabilitativa seguendo alcuni modelli già in uso da anni”.

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