29 Marzo 2024 - 15:40

Vinta la battaglia alle slot, a Bolzano il nemico ora si chiama ‘totem’

A Bolzano si è aperto un nuovo fronte della battaglia contro i giochi elettronici d’azzardo inseriti nei bar e nei locali pubblici. Come noto Provincia e Comune hanno avviato una

06 Luglio 2015

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A Bolzano si è aperto un nuovo fronte della battaglia contro i giochi elettronici d’azzardo inseriti nei bar e nei locali pubblici.

Come noto Provincia e Comune hanno avviato una lotta senza esclusione di colpi per obbligare gli esercenti dei bar a disattivare le classiche “slot machine” nei locali considerati troppo vicini alle cosiddette zone sensibili, in particolare scuole, chiese ed altre strutture di aggregazione sociale. Ora però la battaglia contro l’azzardo elettronico ha dovuto aprire un nuovo fronte: quello relativo ai cosiddetti “totem”, le nuove apparecchiature elettroniche sempre più spesso piazzate in bar e ristoranti per permettere di aggirare le disposizioni di legge.

Si tratta di veri e propri computer (collegati alla rete internet) con i quali è possibili collegarsi a siti che permettono di giocare aggirando i divieti. Noleggiatori e baristi pensavano di essere al sicuro da sorprese non trattandosi di slot machine.

 

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In realtà la Guardia di Finanza è passata rapidamente al contrattacco e nei mesi scorsi ha effettuato una serie di sequestri con contestuale denuncia penale dei titolari dei locali ed anche dei noleggiatori. E’ quanto accaduto, ad esempio ai titolari di alcuni bar di Bolzano.

Il procedimento penale avviato nei confronti dei titolari dei bar e dei noleggiatori fa riferimento alla presunta violazione delle disposizioni contenute nel testo unico di pubblica sicurezza che prevede per tutti i giochi elettronici riservati al pubblico l’obbligo del collegamento diretto con l’amministrazione dei Monopoli di Stato che devono essere messi nelle condizioni di controllare l’attività e, di conseguenza, anche di calcolare le imposte che dovranno essere pagate sulle varie giocate. I “totem” invece vengono inseriti nei bar senza alcun tipo di controllo. Il problema giuridico che si è profilato in relazione alla natura dei “totem” non è di poco conto perchè manca una normativa specifica al riguardo.

Gli inquisiti bolzanini del procedimento in corso sono difesi dall’avvocato Marco Boscarol che intende richiamarsi a quanto già stabilito in sede civile dalla Corte d’appello di Trento in un procedimento radicato su materia analoga.

Sia il Tribunale civile in primo grado che la Corte d’appello hanno concordemente ritenuti leciti i giochi consentiti da questo “totem” in quanto il sito risultava titolare di apposita licenza per il commercio elettronico. Non solo. I giudici rilevarono che i giochi proposti dal “totem” avevano la caratteristica di gioco promozionale che incentivava l’acquisto di beni e servizi e non vincite in denaro. Si configurerebbe, dunque, un’attività lecita consentita dalla direttiva comunitaria in materia. Ora saranno i giudici di Bolzano a doversi pronunciare.

 

 

 

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