20 Aprile 2024 - 11:00

Videogiochi e minori. Moige: “Il 35% degli studenti usa giochi non adatti”

Nuove regole per la vendita dei videogiochi, con l’obiettivo di tutelare i minori e dare strumenti informativi ai genitori sul gioco che stanno comprando per i figli. Scelta Civica ha

17 Settembre 2015

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Nuove regole per la vendita dei videogiochi, con l’obiettivo di tutelare i minori e dare strumenti informativi ai genitori sul gioco che stanno comprando per i figli.

Scelta Civica ha presentato ieri alla Camera dei deputati una proposta per disciplinare la materia “prevedendo l’obbligo di un’informazione adeguata per i potenziali acquirenti (soprattutto se minori) e sanzioni congrue per i trasgressori”, ha spiegato Antimo Cesaro, segretario della commissione bicamerale per l’infanzia. La proposta parte dall’analisi dei problemi collegati agli effetti che alcuni videogiochi possono avere su bambini e adolescenti, in particolare per la percezione della realta’ e della pericolosita’ di comportamenti violenti.
La proposta e’ stata presentata in una conferenza stampa cui hanno partecipato, oltre a Cesaro, i deputati di Sc Valentina Vezzali e Fiovanni Palladino, il direttore generale del Movimento Italiano Genitori (Moige), Antonio Affinita e Anna Maria Giannini, professoressa della facolta’ di Psicologia dell’Universita’ “La Sapienza” di Roma.
“Da una nostra ricerca del 2014 – dice Affinita- emerge come i videogiochi non adatti ai minori siano ampiamente diffusi tra i giovani tra gli 11 e i 18 anni. Ne fa uso il 35,1% degli studenti di scuola media e il 43,5% di quelli di scuola superiore. La necessita’ di una legge che regolamenti e impedisca ad un minore di acquistare e di utilizzare videogiochi violenti, volgari e pornografici che possono recare evidenti danni e conseguenze comportamentali e psicologiche nei nostri ragazzi e’ improrogabile”.
Preoccupazioni segnalate anche dalla professoressa Giannini, per la quale “i ragazzi tendono poi a trasportare nella vita reale alcune tipologie di comportamenti mutuate dai giochi elettronici”. Giannini ha anche sottolineato come sia spesso sottovalutato un fattore di rischio come la condivisione con gli amici e la “esaltazione a vicenda” che si puo’ innescare. A usare videogiochi violenti o sexy-erotici, dice la docente “sono piu’ spesso i ragazzi che le ragazze”.

Per il vicecapogruppo vicario di Scelta Civica Cesaro “non si puo’ quindi continuare con l’attuale Far West normativo, ne’ lasciare alla sola buona volonta’ e all’autodeterminazione dei produttori la regolamentazione di prodotti in grado di incidere sul l’educazione e i comportamenti dei nostri figli”.
Valentina Vezzali ha concluso sottolineando come “la pdl in discussione ha l’obiettivo di dare norme efficaci per il sistema di regolamentazione dell’uso corretto da parte dei minori di videogiochi, internet e social network. I dati relativi all’uso di materiale web e tecnologico non adatto da parte dei piu’ giovani e’ sconcertante. Occorre legiferare al piu’ presto per prevenire i gravi disagi psichici e comportamentali che videogiochi inidonei possono provocare ai nostri ragazzi”. Cesaro ha sottolineato come la proposta di legge abbia raccolto la firma di almeno un esponente di ogni forza politica presente in Parlamento.

PressGiochi