28 Marzo 2024 - 13:24

Via libera ai nuovi Lea: incluso ufficialmente il gioco d’azzardo patologico

Dopo 15 anni dalla loro entrata in vigore, nel 2001, arriva finalmente il via libera della Conferenza delle Regioni ai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) aggiornati, ovvero le prestazioni

08 Luglio 2016

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Dopo 15 anni dalla loro entrata in vigore, nel 2001, arriva finalmente il via libera della Conferenza delle Regioni ai nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) aggiornati, ovvero le prestazioni e le cure erogate dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) ai cittadini gratuitamente o pagando un ticket. Stavolta si include anche il gioco d’azzardo patologico con relativa copertura.

Tra le nuove cure che saranno garantite ai cittadini con i Lea aggiornati, come già annunciato dalla stessa Lorenzin, dovrebbero entrare nelle lista delle prestazioni erogate dal Ssn l’epidurale per il parto indolore, i trattamenti per la fecondazione assistita omologa ed eterologa, le cure per l’endometriosi, per la ludopatia, le indagini cliniche per la diagnosi della celiachia, i trattamenti per alcune malattie croniche, per oltre 100 nuove malattie rare e l’adroterapia oncologica.

 

Venturi (Ass. Emilia Romagna): “Ludopatia nei nuovi Lea ma serve normativa nazionale”

 

Un semaforo verde, quello da parte dei governatori, molto atteso e che il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, saluta con soddisfazione. Ma sul tavolo resta il nodo dei finanziamenti.

”Nuovi Lea dopo 15 anni, nuovo nomenclatore protesi e ausili dopo 17, piano vaccini approvato: un grande giorno per la Sanità italiana”, ha commentato il ministro con un post su Facebook.

”Le Regioni hanno dato il sì all’accordo sui nuovi Lea – ha detto l’assessore Sergio Venturi, coordinatore vicario della Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni – chiedendo che per il 2016 il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri vada avanti e sbloccando quindi di fatto la questione Lea.

Chiediamo di dare mandato alla Commissione prevista già dalla Legge di Stabilità di fare una verifica sul campo sul costo effettivo dei nuovi Lea, in modo che da qui al 30 novembre siamo in grado di quantificare le risorse che serviranno per il 2017. C’è da fare cioè un lavoro di riquantificazione per il 2017, mentre per il 2016 non ci sono problemi”.

A confermarlo lo stesso presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini: ”Abbiamo raggiunto l’accordo all’unanimità, rassicuriamo quindi per quel che riguarda le risorse per il 2016 le Regioni. Ora va fatta una valutazione in sede tecnica per valutare quel che potrà servire per il 2017”.

Un giudizio critico arriva invece dalla Fp-Cgil secondo cui i Lea ”senza finanziamenti adeguati in sanità – afferma il segretario Massimo Cozza – rischiano di rimanere sulla carta”. E per l’Associazione Coscioni, va bene l’assenso delle Regioni ma ”non si ha ancora notizia di un altro ‘assenso’ forse anche più importante: quello della  Ragioneria Generale dello Stato che ha bloccato i Lea dal 2008 negando la famosa ‘bollinatura’, cioè il via libera alle forme di copertura”. Basta, è la richiesta, ”al gioco delle tre carte Ministero-Regioni-Ragioneria Generale”.

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