18 Aprile 2024 - 17:07

Veneto. Cattaruzza (Astro): “Inutile un regolamento sul gioco con la riforma del settore alle porte”

«Riteniamo inopportuno un nuovo regolamento sul gioco, visto che entro pochi mesi – così come previsto dal Decreto Dignità – il Governo interverrà a livello nazionale per il riordino del

13 Settembre 2018

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«Riteniamo inopportuno un nuovo regolamento sul gioco, visto che entro pochi mesi – così come previsto dal Decreto Dignità – il Governo interverrà a livello nazionale per il riordino del settore».

Michele Cattaruzza, Consigliere dell’associazione nazionale As.Tro con delega alla Regione Veneto, parla dopo l’incontro che si è svolto ieri, 12 settembre, con i rappresentanti del Comune di Portogruaro, in provincia di Venezia. Durante la riunione, a cui hanno partecipato gli assessori Luigi Toffolo (Politiche sociali e sanitarie) e Luigi Geronazzo (Attività produttive), oltre alla Federazione Italiana Tabaccai e alle associazioni dei consumatori, è stata discussa la proposta del regolamento comunale in materia di giochi.

 

La bozza del provvedimento prevede una distanza minima di 500 metri tra sale/apparecchi da gioco e i luoghi sensibili, oltre ai limiti orari: l’attività sarebbe consentita dalle 9 alle 22, per un massimo di 10 ore, con interruzione obbligatoria dalle 13 alle 14.30 e dalle 18 alle 19.

 

 

«Ho proposto un fascia unitaria di almeno 14 ore, a scelta dell’esercente», spiega Cattaruzza. Una richiesta basata su «esigenze diverse tra le diverse tipologie di esercizi: le tabaccherie seguono i loro orari di apertura e chiusura, mentre le sale giochi hanno ritmi diversi». Cattaruzza ha poi fatto presente il rischio di un “effetto boomerang” della regolamentazione sugli orari, che – come spiegato dalla psicoterapeuta Sarah Viola – può spingere il giocatore ad “accelerare” il ritmo delle partite quando si avvicina il momento del break e a riprendere con foga a giocare quando la finestra oraria si riapre.

 

Il consigliere As.Tro ha infine proposto un trattamento differente per gli operatori che aderiranno a un piano di prevenzione e contrasto al gioco patologico, seguendo corsi formativi: «Per questi esercenti chiediamo una maggiore flessibilità sugli orari».

 

 

PressGiochi