19 Aprile 2024 - 04:13

VdA. Bocciata una risoluzione sull’impiego di risorse pubbliche per sostenere il Casinò di Saint-Vincent

Mereto di Tomba (UD). Riduzione della Tari per bar e ristoranti senza slot   Continuano nel consiglio valdostano le accese discussioni sulla situazione finanziaria del Casinò de la Valée. Nella

22 Settembre 2016

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Mereto di Tomba (UD). Riduzione della Tari per bar e ristoranti senza slot

 

Continuano nel consiglio valdostano le accese discussioni sulla situazione finanziaria del Casinò de la Valée. Nella seduta di oggi infatti, 22 settembre 2016, il Consiglio regionale ha respinto, con 26 astensioni (UV, SA, UVP, PD-SVdA) e 7 voti favorevoli (ALPE, M5S e Gruppo Misto), una risoluzione riguardante la Casa da gioco di Saint-Vincent che intendeva impegnare la Giunta regionale a non utilizzare, nel corso del 2016 e nella finanziaria 2017/2020, risorse pubbliche o in capo a società partecipate e controllate a favore del Casinò.

“La società non è gestita bene, ma ha ancora grandi potenzialità – ha evidenziato il Capogruppo di ALPE Albert Chatrian – sarebbe il caso di cambiare strategia e trovare soluzioni alternative per calmierare le pesantissime perdite. Vogliamo prendere le distanze da questo caos. Non votare questa risoluzione dimostra la fondatezza che tra breve ci sarà l’ennesima ricapitalizzazione mettendo di nuovo mano al portafoglio dei valdostani”.

Il Consigliere del M5S Roberto Cognetta ha continuato: “Continuiamo a dare soldi ad una società che non abbiamo modo di conoscere nel dettaglio. Bisogna essere attenti alle poche risorse che abbiamo a disposizione: basta mettere al primo posto la Casa da gioco, sembra che stiate difendendo una casta di privilegiati. Sia ben chiaro che non vogliamo mettere a repentaglio posti di lavoro, ma evitare gli squilibri sociali. Chiediamo semplicemente di non buttare soldi in un buco nero”.

Il Consigliere del Gruppo misto Elso Gerandin ha affermato: «Con questa risoluzione intendevamo tracciare un futuro accettabile per la Casa da gioco, un percorso certo da seguire anche nel caso di una privatizzazione. Volevamo anche fare chiarezza e trasparenza su una società a totale capitale pubblico, che non può avere zone d’ombra. Il messaggio alla comunità non deve essere quello di un continuo impegno di fondi pubblici senza sapere come gli stessi vengono effettivamente spesi. Gli interventi per il Casinò devono essere riservati anche in altri ambiti, perché non ci devono essere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B.»

Il Capogruppo dell’UVP, Luigi Bertschy, ha precisato: “Dispiace che la lettura sull’astensione della maggioranza sia falsata: nessuno ha in mente ricapitalizzazioni, stiamo lavorando per invertire al più presto la tendenza negativa. L’astensione permette invece di seguire tempistiche diverse da quelle della minoranza. Vogliamo presentare al più presto in tutta trasparenza il lavoro che stiamo facendo e arrivare al rilancio della Casa da gioco”.

Per il Capogruppo della Stella Alpina, Pierluigi Marquis, “registriamo una situazione difficile, legata anche alla crisi e all’andamento negativo del settore del gioco. È importante, accanto all’attività per il contenimento delle spese, intervenire sui ricavi, perché il Casinò deve tornare ad essere un volano per l’economia valdostana e per i territori circostanti. Va portato avanti un lavoro di affinamento dell’attività di promozione, di rinnovamento dell’offerta. L’astensione di Stella Alpina è motivata dall’impossibilità di sapere oggi quali potranno essere gli interventi futuri”.

Il Capogruppo del PD-SVdA, Jean-Pierre Guichardaz, ha ribadito la necessità “che la dirigenza del Casinò, nell’individuare le criticità, presti sempre maggiore attenzione ai rapporti con il territorio. Fondamentale anche il discorso sulla trasparenza: non c’è nulla da nascondere, ma è importante fornire informazioni corrette e chiare sui costi di gestione e sugli ammortamenti. All’interno della maggioranza si è aperto un dibattito sulla gestione della Casa da gioco, che deve tornare ad essere un atout per la nostra collettività”.

 

PressGiochi