29 Marzo 2024 - 13:54

Vargiu (Sc) al Ministro Lorenzin: “Intervenire sulle Vlt molto più pericolose rispetto alle Awp”

Quali iniziative il Governo e, nello specifico, il Ministro della salute intendano assumere in relazione alle disfunzione sociali e sanitarie che le VLT provocano tra i consumatori. A chiederlo è

19 Febbraio 2016

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Quali iniziative il Governo e, nello specifico, il Ministro della salute intendano assumere in relazione alle disfunzione sociali e sanitarie che le VLT provocano tra i consumatori.

A chiederlo è l’on. di Scelta Civica PierPaolo Vargiu, presidente della Commissione Affari sociali della Camera che ricorda come le apparecchiature VLT, rispetto alle AWP hanno proprietà tecniche molto più pericolose in quanto capaci di alimentare la ludopatia e la dipendenza da gioco d’azzardo grazie, nello specifico, ad un’offerta multipla di gioco, al touch screen (situazione molto più cattivante per il giocatore), e alla possibilità di vincite più elevate.

“L’espressione Video Lottery Terminals (VLTs) identifica un tipo di gioco, una «lotteria» giocata attraverso dei videoterminali cosiddetti «self-service».

Sono esattamente 51.971 gli apparecchi Vlt in attività sul territorio italiano; le Vlt sono presenti in 4.864 esercizi pubblici, la maggior parte dei quali localizzati nel Lazio e in Lombardia; dal 1o gennaio 2017 entreranno nel mercato italiano 250.000 MiniVLT, che si aggiungeranno alle VLT di ultima generazione già attive sul territorio, attivabili con cartamoneta e con erogazione in vincite attraverso ticket;  nelle VLT è possibile introdurre monete da euro 0,50 a euro 2,00 e, soprattutto, banconote da euro 5,00 a euro 100,00 e ticket cartacei, direttamente emessi dalla postazione di cassa in sala (cash desk) oppure rilasciati in precedenza da altre VLT all’interno della stessa sala. La durata massima di un ticket, – ha concluso Vargiu – al fine del suo pagamento in cassa o del reinserimento in una VLT, è pari a trenta giorni; le puntate, per ogni partita, variano da un minimo di euro 0,50 a un massimo di euro 10,00, secondo il gioco scelto aumentando così il desiderio di vincita e di scommessa”.

 

Vargiu ha indicato inoltre, che in Italia sono 790.000 i cittadini dipendenti dal gioco d’azzardo,  mentre 1 milione e 750 mila sono i giocatori a rischio patologia; i soggetti più vulnerabili sono i disoccupati e ragazzi tra i 15 e i 18 anni. “Il «decreto Balduzzi» del 2012- tra le altre cose – ha creato l’osservatorio sulle ludopatie, riconoscendo la ludopatia come una patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro”.

 

PressGiochi

 

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