18 Aprile 2024 - 23:42

Val D’Aosta. Interrogazione di Cognetta (M5S) sul sul recupero dei crediti verso i clienti della Casinò di Saint-Vincent

La Casa da gioco di Saint-Vincent è tornata in discussione nel corso della seduta consiliare della Val D’Aosta del 5 dicembre 2017 con un’interrogazione posta dal gruppo M5S. Richiamando il

05 Dicembre 2017

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La Casa da gioco di Saint-Vincent è tornata in discussione nel corso della seduta consiliare della Val D’Aosta del 5 dicembre 2017 con un’interrogazione posta dal gruppo M5S.

Richiamando il disciplinare che regola i rapporti tra Amministrazione regionale e Casinò e che, riguardo al cambio assegni prevede l’esclusione di ogni partecipazione della Regione ai rischi e ai danni conseguenti, il Consigliere Roberto Cognetta ha voluto conoscere l’importo degli assegni e/o dei crediti verso clienti di gioco alla data dell’insediamento dell’attuale Amministratore unico e alla data di presentazione di questa interrogazione; inoltre, ha chiesto di approfondire eventuali responsabilità e le modalità di recupero dei crediti.

Il Presidente della Regione, Laurent Viérin, ha riferito: “La Casinò de la Vallée ci ha comunicato che la gestione dei clienti ammessi al Servizio Cassa Assegni è disciplinata da una specifica procedura aziendale. Nel periodo tra il 24 marzo 2017 – coincidente con l’arrivo dell’attuale Amministratore unico – e il 27 novembre 2017 – coincidente con l’interrogazione – si è registrato un modesto incremento dei crediti di gioco, pari a 407.184 euro, a fronte del quale nei primi 11 mesi dell’anno si è registrato un incremento positivo della raccolta di assegni cambiati (rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) pari a 12 milioni 728 mila euro ed un trend positivo degli assegni versati in banca nello stesso periodo pari a 4 milioni 236 mila euro. Conformemente a quanto previsto dall’articolo 5 del disciplinare per la gestione della Casa da gioco, la Regione percepisce la propria quota percentuale degli introiti al netto delle perdite sui crediti non riscossi legati alla gestione dell’Ufficio Cassa Assegni. Le perdite sui crediti quindi gravano esclusivamente sul bilancio della società, che ne cura il recupero affidando le pratiche ai propri legali nelle forme di legge”-

Nella replica, il Consigliere Cognetta ha osservato: “Bisogna rispettare i ruoli tra chi amministra e chi svolge attività di controllo, potrebbe capitare che si voglia far vedere che i conti stanno andando meglio ma non è così perché i debiti di gioco aumentano. Occorre prestare la massima attenzione perché si corre un rischio molto grave. Gonfiare artificiosamente le giocate può crearci danni. Il cambio assegni va gestito in maniera molto più oculata di come invece sta avvenendo”.

PressGiochi