25 Aprile 2024 - 17:41

Ue, bitcoin e giochi d’azzardo: intanto in Uk si muovono i primi passi per l’uso delle monete virtuali

La Gambling Commission britannica ha annunciato che i casinò autorizzati saranno in grado di utilizzare le valute digitali a partire dal 31 ottobre. Come stabilisce il License Conditions and Codes

04 Agosto 2016

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La Gambling Commission britannica ha annunciato che i casinò autorizzati saranno in grado di utilizzare le valute digitali a partire dal 31 ottobre.

Come stabilisce il License Conditions and Codes of Practice, recentemente aggiornato, si comprende per la prima volta tra l’uso di contanti e mezzi equivalenti anche bonifici bancari, assegni, carte di debito e valute digitali, appunto.

Il Regno Unito è oggi uno dei primo enti regolatori ad aver attuato le condizioni per l’uso delle valute digitali. L’Isola di Man e Malta, ad esempio si stanno muovendo nella giusta direzione per l’accesso alle transazioni con monete virtuali, ma non l’hanno ancora attuato.

La maggior parte dei casinò e siti di poker che accettano Bitcoin sono licenziati in Curacao dove i giocatori però sono lasciati soli senza alcun tipo di possibilità di intervento da parte delle autorità licenziatarie nel caso in cui sorgano controversie.

 

Tuttavia a fine luglio il braccio esecutivo della Commissione europea ha iniziato una riflessione per migliorare gli interventi di contrasto al terrorismo, di riciclaggio e di evasione fiscale, attraverso una modifica della direttiva IV direttiva antiriciclaggio. In tali interventi di modifica, la Commissione ha affrontato il tema delle valute virtuali e degli exchanger (fornitori di servizi di scambio tra le valute virtuali e valute fiat), coerentemente alla Risoluzione sulle valute virtuali approvata il 25 maggio 2016 in Parlamento Europeo.

L’idea della Commissione europea è di creare un database centrale che tenga le registrazioni delle identità e indirizzi per gli utenti di tutte le Cryto-valute tra cui il Bitcoin.

 

Inoltre, gli exchanger diventano soggetti obbligati ai sensi della direttiva antiriciclaggio, ma la normativa, per certezza, richiede che gli exchanger debbano essere in possesso di una autorizzazione da parte delle autorità nazionali.

Nella proposta dell’Ue viene inoltre proposta una modifica all’art. 47 (1). Gli Stati membri dispongono che fornitori di servizi di scambio tra le valute virtuali e valute fiat, fornitori di wallet di custodia, i cambiavalute e gli uffici per l’incasso di assegni e i prestatori di servizi relativi a società o trust ottengano una licenza o siano registrati e che i prestatori di servizi di gioco d’azzardo siano regolamentati.

PressGiochi