24 Aprile 2024 - 14:11

Svezia e pubblicità dei giochi. Contro il rischio divieti, i media si autoregolamentano

Gli operatori mediatici svedesi sperano che il loro impegno verso una autoregolamentazione delle comunicazioni commerciali in materia di gioco d’azzardo possano annullare il rischio di qualsiasi intervento restrittivo del governo.

08 Ottobre 2015

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Gli operatori mediatici svedesi sperano che il loro impegno verso una autoregolamentazione delle comunicazioni commerciali in materia di gioco d’azzardo possano annullare il rischio di qualsiasi intervento restrittivo del governo.

Lo scorso mese, infatti, il governo ha avviato una indagine per revisionare la regolamentazione del mercato del gaming. Il processo, che dovrebbe estendersi nei prossimi 18 mesi prima di giungere a compimento, esaminerà tutti gli aspetti del mercato del gioco d’azzardo per porre fine all’attuale monopolio detenuto dalla compagnia a partecipazione statale Svenska Spel.

Ufficialmente, ad oggi, è illegale pubblicizzare brand e imprese del gaming che non rientrano nel monopolio di Stato, ma i media svedesi spesso hanno aggirato tale divieto. La posizione della coooperativa di informazione svedese Tidningsutvivarna (Tu) è che la Commissione europea dovrebbe definire come illegale il monopoli della Svenska e permettere a tutti gli organi di essere liberi di pubblicizzare gli operatori internazionali del gioco online.

In vista della decisione del Governo di adottare restrizioni in materia di comunicazione dei giochi, il Tu ha adottato un proprio codice di comportamento con le 10 azioni che dovrebbero essere seguite dai propri membri per veicolare in maniera responsabile questo tipo di pubblicità, come quella di evitare di veicolare pubblicità ingannevole e non veritiera o che possa indurre in errore l’utente.

 

Norvegia – Nel frattempo anche la Norvegia si sta attivando per frenare la pubblicità non autorizzata. Il Governo, infatti, sta sollecitando i media locali a prestare attenzione alla pubblicità proveniente da società diverse a quelle legate all’oligopolio dei giochi della Norsk Tipping e Norsk Rikstoto. Lo scorso dicembre, il Ministero alla Cultura norvegese ha calcolato che i siti di gioco online non autorizzati dal governo sono responsabili del 90% di tutte le pubblicità veicolate dai media.

Atle Hamar, capo dell’organismo di regolamentazione del gioco Lotteritilsynet, ha fatto sapere che per frenare la pubblicità illegale sono state intraprese diverse azioni, tra le quali quella di inviare notifiche agli operatori e a You Tube per ritirare dal web i video il lingua norvegese proveniente da bookmaker illegali. “Nonostante si siano raggiunti importanti risultati, – ha dichiarato Hamar – gli operatori riescono comunque a raggirare il sistema e pubblicizzare i propri prodotti. Non sono esclusi, – comunque -nuovi interventi, di stampo comunitario per imporre ai media il rispetto delle norme”.

 

PressGiochi