20 Aprile 2024 - 10:37

Sui giochi arriva una strizzata da 530 milioni di euro

Una stretta contro l’evasione fiscale nei giochi e nuove entrate per 530 milioni di euro nel 2015: è l’obiettivo dei due emendamenti presentati dal governo al ddl di Stabilità. La

16 Dicembre 2014

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Una stretta contro l’evasione fiscale nei giochi e nuove entrate per 530 milioni di euro nel 2015: è l’obiettivo dei due emendamenti presentati dal governo al ddl di Stabilità. La parte più grossa del gettito previsto, – riporta ItaliaOggi.it – 500 milioni di euro, arriverà dai concessionari che gestiscono slot machine e videolotteries e che dovranno versare la cifra ogni anno (in due rate ad aprile e ottobre) «in quota proporzionale al numero di apparecchi ad essi riferibili alla data del 31 dicembre 2014», ripartendo con gli altri soggetti della filiera «le somme residue, disponibili per aggi e compensi» e rinegoziando i relativi contratti. Una vera mazzata per chi ha la concessione per le macchinette, sottolinea l’amministratore di Cogetech, Fabio Schiavolin: «La proposta del Governo cancella un’intera filiera industriale che produce posti di lavoro e 4 miliardi di entrate all’anno». Passo indietro invece sull’aumento del prelievo fiscale del 4% su slot e Videolotteries, previsto a partire dal primo aprile 2015 nella versione approvata alla Camera. Gli operatori delle slot machine non sono però tranquilli: secondo Massimiliano Pucci, presidente dei gestori Astro, «chi ha creato dieci anni fa l’attuale rete distributiva degli apparecchi da gioco lecito, e che ha il rapporto diretto con i punti vendita, dovrà decidere se lavorare senza ricavi». Sistema Gioco Italia propone, in alternativa, di recuperare mezzo miliardo di euro attraverso un mix di misure, dall’iscrizione onerosa al registro degli operatori per chi possiede slot e vlt alla riduzione della percentuale di vincite per i giocatori.

 

PressGiochi