19 Aprile 2024 - 06:20

Stabilità: escluse le scommesse ippiche dalla tassazione sul margine

Escluse le scommesse ippiche dal passaggio alla tassazione al margine prevista per le scommesse a quota fissa. Lo ha stabilito sia il sottosegretario all’economia PierPaolo Baretta che la Commissione bilancio

14 Dicembre 2015

Print Friendly, PDF & Email

Escluse le scommesse ippiche dal passaggio alla tassazione al margine prevista per le scommesse a quota fissa. Lo ha stabilito sia il sottosegretario all’economia PierPaolo Baretta che la Commissione bilancio presso la quale sono proseguiti i lavori alla legge di Stabilità e all’emendamento del Governo sui giochi.

 

Approvato inoltre l’emendamento Ginato (Pd) per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dal gioco d’azzardo patologico (GAP) come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità, preso il Ministero della salute è istituito il Fondo per il gioco d’azzardo patologico – GAP. Il Fondo è ripartito tra le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sulla base di criteri determinati con decreto del Ministro della salute, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sentita la Conferenza Stato, Regioni e enti locali. Per la dotazione del Fondo di cui al periodo precedente è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2016.

 

Polemiche invece in commissione sulla questione pubblicità: Rocco Palese (Fi) intervenendo sul suo subemendamento ha spiegato che esso mira ad una lieve riduzione del divieto di pubblicità, al fine di evitare eventuali discriminazioni tra le televisioni generaliste e le altre. “Nel caso, sarebbe necessario estendere il divieto di pubblicità anche ad internet e alle pay tv”.

“Questo emendamento,- ha spiegato l’on. Abrignani – interviene a favore delle piccole realtà televisive locali, facendo notare che queste ultime, attraverso la pubblicità trasmessa nella fascia oraria considerata dalla proposta emendativa, traggono il sostentamento economico necessario ad andare avanti con la loro attività”.

Non dello stesso avviso il penta stellato Baroni secondo il quale si tratta di un tentativo di favorire i grandi gruppi di pressione che si celano dietro a tale proposta emendativa. “L’obiettivo non è certo quello di sostenere le piccole televisioni, bensì di aiutare il gruppo Mediaset”.

PressGiochi