19 Aprile 2024 - 23:16

Spagna. Operatori e giocatori del poker online chiedono a gran voce l’introduzione della liquidità internazionale

L’ultimo rapporto del DGOJ spagnolo sul gioco online indica che nel 2015 il poker online ha generato ricavi per 60 milioni di euro. “Questa cifra rappresenta un calo del 40%

28 Aprile 2016

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L’ultimo rapporto del DGOJ spagnolo sul gioco online indica che nel 2015 il poker online ha generato ricavi per 60 milioni di euro. “Questa cifra rappresenta un calo del 40% rispetto ai dati che il settore registrava prima che venisse regolamentato il gioco online in Spagna”, come evidenzia Sacha Michaud presidente dell’Associazione spagnola di gioco online.

 

“Se torniamo al 2011, poco prima che il settore fosse regolato, si vede che il gioco online è stato uno dei segmenti con maggiori potenzialità, con una crescita progressiva tra il 2007 e il 2011 che da 40 mln lo ha portato a superare la barriera dei 100mln l’anno. Tuttavia, un regolamento frettoloso, che non ha tenuto in considerazione alcune conseguenze importanti, ha portato la Spagna – con le sue piattaforme .es – ad essere una destinazione poco attraente per i giocatori”. Sacha Michaud spiega che “la mancanza di liquidità internazionale ha trasformato il poker in un prodotto del gaming molto meno divertente e coinvolgente, sia per i dilettanti che giocano per divertimento, che per i professionisti”.

“Si stima che oggi ci siano circa 200 giocatori professionisti spagnoli che preferiscono giocare fuori dalle nostre frontiere. Ma non solo – afferma il professionista Leo Margets –, parliamo di fuga di cervelli e che la Spagna era una delle principali destinazioni dove vivere per i giocatori internazionali”. Leo Margets, uno dei grandi giocatori professionisti spagnoli che ha sofferto la scarsa regolamentazione vigente nel Paese iberico, sostiene che il poker dovrebbe essere riconosciuto come un gioco di abilità e come una vera e propria professione oltre a dover migliorare la propria fiscalità.

 

Con l’attuale giro di affari di 60 mln di euro, il poker è tornato ai livelli del 2008 con un GGR che è solo il 20,7% di quello che nel 2011 si sarebbe stimato per il 2015. Secondo Margets, “limitare la liquidità condivisa nel settore del gioco online è qualcosa di innaturale, si leva una barriera su quello che dovrebbe essere uno dei vantaggi del mondo digitale”. “Oltre a mantenere un ambiente più sicuro, la liquidità internazionale  avrebbe garantito un prodotto di gioco molto più attraente per i giocatori” ha aggiunto il giocatore professionista. “Paesi come la Danimarca e il Regno Unito hanno regolato i propri mercati e con successo hanno dimostrano che con la liquidità internazionale non produce alcun rischio” ha concluso Michaud.

PressGiochi