25 Aprile 2024 - 19:42

Snaitech: annunciata apertura formale dei licenziamenti a Porcari

Tar Calabria: respinto ricorso di un centro trasmissione dati Lotterie. Avv. Asteriti: “L’anomalia delle vincite ai gratta e vinci” Snai – oggi Snaitech – ha anticipato via mail alla Fiom

23 Marzo 2017

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Tar Calabria: respinto ricorso di un centro trasmissione dati

Lotterie. Avv. Asteriti: “L’anomalia delle vincite ai gratta e vinci”

Snai – oggi Snaitech – ha anticipato via mail alla Fiom Cgil Lucca l’apertura formale della procedura per il licenziamento di 68 dipendenti, di cui 54 nello stabilimento di Porcari.

Lo annuncia Mauro Rossi segretario generale del sindacato. “Al di là dei numeri e delle mansioni coinvolte nella dichiarazione di esubero – spiega – a nostro parere non correttamente ed univocamente identificabili – sono l’impostazione e l’approccio dell’azienda che proprio non ci convincono e che non accettiamo.

La legge 223 del 1991, che disciplina i licenziamenti collettivi, prevede che a seguito della dichiarazione di esubero si debba, entro 75 giorni, provare a trovare una soluzione che possa scongiurare i licenziamenti con misure alternative, tramite appositi incontri prima in sede sindacale ed in seguito presso il Ministero, trattandosi di trattativa nazionale.

Non è un buon inizio quello prospettato da Snai che, nella comunicazione inviata alle organizzazioni sindacali ma anche agli Enti interessati, esclude esplicitamente e preventivamente che possa trovarsi soluzione diversa dai licenziamenti.

Snai dichiara che “non si è in grado di programmare misure per fronteggiare le conseguenze sul piano sociale dell’attuazione del programma di riduzione di personale” e che “non si ritiene di poter adottare misure idonee a porre rimedio alla predetta situazione ed evitare, in tutto o in parte, la dichiarazione di riduzione di personale, poiché l’eccedenza ha carattere strutturale e rende impossibile il ricorso a qualsivoglia strumento alternativo per gestire le eccedenze evidenziate”.

 

Questo vuol dire che non si vuole nemmeno provare a rispettare lo spirito della normativa vigente. E’ un atto di arroganza verso i lavoratori e le loro rappresentanze ma anche un affronto per le istituzioni che sono e saranno coinvolte nella procedura. Noi di certo non accetteremo questa impostazione e sicuramente su queste basi non sarà possibile nessun accordo.

Ci batteremo – conclude Rossi – affinché si possa accedere a tutti gli ammortizzatori che la legge mette a disposizione per governare i processi di crisi.

 

L’azienda ha inoltre tenuto un incontro con i sindacati a Roma lo scorso 21 marzo ma nessuna novità è emersa in quell’occasione sia per quanto riguarda la quantificazione degli esuberi che la loro precisa individuazione.

“L’apertura formale della procedura per il licenziamenti- afferma il sindacato – dovrebbe partire da mercoledi 22 marzo. Da questa data partiranno i 75 giorni previsti per trovare un accordo e scongiurare i licenziamenti utilizzando anche gli ammortizzatori disponibili.

Si è concordato di rivederci il 5 aprile a Lucca per entrare nel merito delle questioni aperte e per focalizzare l’attenzione sulla realtà e sul futuro dello stabilimento di Porcari.

L’Azienda dopo innumerevoli richieste ci ha finalmente fornito il dettaglio delle ore di straordinario effettuate negli ultimi sei mesi: ne risulta una media di 1000 ore al mese con un picco nel mese di febbraio. E’ inaccettabile in una situazione in cui si dichiara di voler licenziare. Per quanto riguarda la questione dell’inquadramento previdenziale la Direzione aziendale ci ha informato che sta predisponendo le carte per il ricorso avverso la decisione dell’Inps”.

 

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