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Scommesse. Sbordoni. “Condono e gara, previsti nella Stabilità, sono l’ultima chiamata per entrare nella rete legale”

La Legge di stabilità 2016, composta da un solo articolo e da 999 commi, è stata approvata lo scorso 22 dicembre 2015. Il valore della manovra – spiega l’avvocato amministrativista

30 Dicembre 2015

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La Legge di stabilità 2016, composta da un solo articolo e da 999 commi, è stata approvata lo scorso 22 dicembre 2015. Il valore della manovra – spiega l’avvocato amministrativista Stefano Sbordoni – ammonta a complessivi 35,4 miliardi di euro con un disavanzo per i conti pubblici che nel 2016 salirà al 2,4% sul PIL. Nel rispetto delle migliori tradizioni, nella novella Legge vengono individuate misure per il settore del gioco pubblico che dovrebbero contribuire alle entrate del nostro Erario. Le riportiamo qui di seguito:

  1. La tassa, o meglio la riduzione degli aggi/dei compensi dei soggetti operanti nella filiera del gioco pubblico tramite apparecchi da divertimento ed intrattenimento di cui all’art. 110, comma 6 lett. a) –b) TULPS, che avrebbe dovuto generare un maggior gettito di circa 500 milioni, prevista dalla Stabilità del 2015, è stata abrogata. Ed infatti il comma 525-bis del testo licenziato prevede “a decorrere dal 2016 l’abrogazione della norma che ha stabilito a decorrere dal 2015 la riduzione di 500 milioni di euro dei compensi spettanti ai concessionari e agli altri operatori di filiera della raccolta del gioco con newslot e videolottery (comma 649 dell’articolo 1 della legge n. 190 del 2014)”. Sulla ripartizione del 2015 è intervenuto poi “il comma 525-ter (che) contiene una interpretazione autentica del comma 649 abrogato (quindi valida per il periodo di vigenza), prevedendo che la riduzione dei compensi si applica a ciascun operatore della filiera in misura proporzionale alla sua partecipazione alla distribuzione del compenso, sulla base dei relativi accordi contrattuali, tenuto conto della loro durata nell’anno 2015″. Quest’ultimo passaggio della Stabilità 2016 è destinato a essere oggetto di discussioni davanti ai Tribunali tenendo conto che per il testo precedente (abrogato) pende un giudizio davanti la Corte Costituzionale.
  2. La legge di stabilità prevede la progressiva riduzione del 30% degli apparecchi da intrattenimento e divertimento di cui all’art. 110, comma 6 lett. a) TULPS nei prossimi anni. Il processo di trasformazione dalle attuali slot alle cosiddette awp 3 “da remoto si potrebbe realizzare nell’arco di due anni, a partire dal gennaio 2017, per concludersi nel 2019”. Al fine di semplificare la certificazione dei sistemi del gioco, le modalità di certificazione di slot e VLT saranno uniformate.
  3. La Stabilità 2016 prevede un aumento del prelievo erariale sulle VLT al 5,5% e sulle slot al 17,5%, con la percentuale destinata alle vincite (pay-out) per queste ultime fissata in misura non inferiore al 70%.
  4. Per risolvere il conflitto tra Stato ed enti locali, la legge di stabilità prevede che entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata, siano “definite le caratteristiche dei punti di vendita ove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e prevenire il rischio di accesso dei minori di età”. Gli accordi nella Conferenza unificata “sono recepiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, sentite le Commissioni parlamentari competenti”. Si conta su questa Stabilità, affinché riesca laddove il decreto Balduzzi e la Legge Delega hanno fallito.

Altro tema importante è quello relativo al capitolo gare e sanatorie:

5) i vari punti di vendita, collegati ai bookmaker esteri, che non hanno aderito alla sanatoria prevista dalla manovra 2014 possono definitivamente regolarizzare la propria posizione, versando un “una tantum” di 10mila euro e l’imposta unica pregressa. Le attività svolte dai gestori potranno “essere desunte dai dati, dalle notizie e dalle informazioni comunicate dalla Guardia di finanza”.

6) Con una gara da svolgere dal 1° maggio 2016, saranno assegnate le concessioni – della durata di nove anni – per 10 mila agenzie di scommesse (con base d’asta non inferiore a 32 mila euro) e 5 mila corner (con base d’asta di 18mila euro), di cui solo mille potranno essere installati “in bar ed esercizi similari” che hanno come attività principale “la somministrazione di alimenti e bevande”.

7) Ed ancora, nel 2016 ADM bandirà una gara per l’attribuzione di 210 concessioni per il bingo con una soglia minima da 350 mila euro.

8) La Stabilità 2016 prevede anche che “la gara per il gioco online sia bandita per l’attribuzione di 120 concessioni” con base d’asta pari a 200 mila euro.

Per evitare interruzioni della raccolta, è prevista la proroga degli attuali concessionari di scommesse e Bingo fino alla firma delle nuove convenzioni siglate dopo il termine delle procedure di gara.

Viene abrogata (forse anche per evitare censure dalla Corte di Giustizia europea e strumentalizzazioni dagli operatori che amano coltivare una politica disfattista per operare in un regime d’immunità?) la norma che prevede la devoluzione della rete di gestione e raccolta del gioco all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, al termine del periodo di concessione.

Oltre all’abrogazione della menzionata norma a far data dal 1° gennaio 2016, sulle scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, si applicherà la tassazione sul margine (la differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte): in particolare, l’imposta unica sarà fissata al 18% per il gioco c.d. a terra e al 22% per l’online. Si allinea al 20% la tassazione sul margine per poker a torneo, skill games e bingo online, che finora erano tassati al 3% della raccolta. A partire dal 2017 infatti anche per il bingo a distanza la tassazione sul margine sarà al 20%.

Queste misure dovrebbero anche incentivare l’ingresso degli operatori transfrontalieri nel mercato del gioco pubblico, che tramite condono e gara ne avranno la chance. Ma i proclami degli ultimi giorni non fanno ben sperare. Sembra che alcuni vogliano invece instaurare delle trattative dirette con gli operatori che hanno subito per anni la loro concorrenza sleale.

Per il legislatore, però, il nuovo condono 2016 e la gara sono l’ultima chiamata per entrare nella rete legale: chi non aderisce dovrà essere bandito.

 

PressGiochi