19 Aprile 2024 - 20:53

Sapar: “Uniti nella battaglia per modificare una norma iniqua e lesiva per il gestore”

L’Associazione Sapar, nell’ambito della presentazione dei ricorsi ex art. 700 c.p.c. avverso le concessionarie, ha conferito mandato allo “Studio Legale Sandulli – Battini – Cimino”  per preparare per conto dei

09 Aprile 2015

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L’Associazione Sapar, nell’ambito della presentazione dei ricorsi ex art. 700 c.p.c. avverso le concessionarie, ha conferito mandato allo “Studio Legale Sandulli – Battini – Cimino”  per preparare per conto dei ricorrenti delle lettere di diffida collettiva, in risposta alle recentissime lettere pervenute.

Avverso le missive inviate da alcuni concessionari è stata già predisposta la replica di diffida, così come avverrà in maniera automatica per tutte le nuove comunicazioni che i concessionari provvederanno ad inoltrare.

Per tale ragione, invitiamo tutti i soci ad inviarci qualsiasi nota ricevuta dai concessionari. Ribadiamo ancora una volta l’importanza di presentare ricorso, soprattutto perché le lettere inviate dagli stessi continuano ad avere toni autoritari e privi della reale volontà di rinegoziare in maniera serena e nel rispetto delle parti, mentre si ribadisce perentoriamente che il pagamento sarà totalmente a carico della filiera, intesa come Gestori ed Esercenti, facendo pesare sulle AWP la quasi totalità dell’onere.

L’Associazione Sapar sta portando avanti, dall’emanazione della Legge di Stabilità, una battaglia per vedere riconosciuti i diritti della filiera del gioco attraverso la modifica della norma, che vada nella direzione dell’equità e della proporzionalità, ma soprattutto affinché l’onere sia redistribuito su tutto il comparto del gioco lecito, non solo sugli apparecchi AWP divenuti il capro espiatorio di tutto il settore.

A tal fine chiediamo a tutti i soggetti della filiera di essere uniti nuovamente in questa linea politica, non di disobbedienza, ma di buon senso, per avere garantite delle leggi eque. Tutto ciò deve essere propedeutico alla prossima Delega Fiscale, affinché si riconosca il ruolo e il diritto di operare di migliaia di aziende, che garantiscono occupazione e gettito erariale. È improponibile che si chieda ad una sola parte della filiera di pagare somme che inevitabilmente porteranno gravi difficoltà al lavoro e allo sviluppo delle stesse, senza vedere poi nemmeno tutelato il diritto a poter svolgere la propria attività.

PressGiochi