25 Aprile 2024 - 21:07

Sapar: un Manifesto per dire no alla proposta di Renzi di eliminare le Awp da bar e tabaccherie

Betting Exchange: ADM aggiorna il protocollo di comunicazione   Bisogna porre fine a questa ipocrisia del governo, che non vuole tutelare la salute pubblica ma solo le grandi lobby dell’azzardo.

14 Settembre 2016

Print Friendly, PDF & Email

Betting Exchange: ADM aggiorna il protocollo di comunicazione

 

Bisogna porre fine a questa ipocrisia del governo, che non vuole tutelare la salute pubblica ma solo le grandi lobby dell’azzardo.

Lo afferma l’associazione di gestori dell’automatico italiano Sapar, all’interno del Manifesto elaborato per la raccolta firme contro la scelta dell’Esecutivo di eliminare gli apparecchi Awp dagli esercizi pubblici.

Come riporta il manifesto, “Il governo vorrebbe eliminare le AWP da bar e tabaccherie, per relegarle nelle sole sale dedicate, creando un isolamento ancora maggiore per i giocatori, soprattutto per quelli a rischio dipendenza. La nascita di veri e propri “ghetti per il gioco” porterà alla chiusura di decine di migliaia di aziende di gestione e centinaia di migliaia di esercizi pubblici, senza portare giovamento ai giocatori.

Concordiamo con la necessità di ridurre il numero di apparecchi ma al contempo riteniamo scandaloso proporre la completa eliminazione da bar e tabaccherie.

L’offerta di gioco lecita degli apparecchi negli esercizi pubblici italiani deve essere confermata, al pari delle altre offerte (Gratta e Vinci, Lotto, SuperEnalotto, ecc), altrimenti il rischio certo, è che sia sostituita da altre offerte di gioco, illegali, con le quali non vi è nessuna tutela né per i giocatori né per i minori.

Il gioco di Stato è vietato ai minori di anni 18; qualsiasi divieto per chi ha compiuto la maggiore età viola il diritto alla libertà, anche di giocare.

Esercenti e gestori, saranno i primi ad essere formati ed informati tramite dei corsi ad hoc, a cura di psicologi e personale specializzato, visto che hanno un ruolo privilegiato, ovvero quello di essere i primi ad avere un contatto con il giocatore.

Abbiamo bisogno – conclude la Sapar – di una politica cosciente che si accolli la responsabilità di usare parte del gettito per informare, educare e formare i propri cittadini ad un corretto approccio con il gioco, tutelando chi mostra debolezze nei confronti dello stesso.

PressGiochi