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Sannazzaro (PV). Probabile “marcia indietro” sugli orari delle slot, l’Ass. Fuggini: “Non intendo penalizzare le nostre attività locali”

A quanto sembra a Sannazzaro, nel pavese, sarebbero concrete le possibilità di una “marcia indietro” rispetto gli orari di utilizzo delle slot che sono stati fissati da un’ordinanza del sindaco

26 Agosto 2016

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A quanto sembra a Sannazzaro, nel pavese, sarebbero concrete le possibilità di una “marcia indietro” rispetto gli orari di utilizzo delle slot che sono stati fissati da un’ordinanza del sindaco Giovanni Maggi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. A chiederlo con una petizione sono diversi negozianti. “Vogliamo siano rivalutate dal Comune le attuali condizioni di uso – scrivono nella petizione i firmatari – perché vanno unicamente a svantaggio delle nostre attività commerciali non essendo uguali per tutti i centri della zona e della provincia”. L’assessore al commercio Roberto Fuggini sarebbe pronto ad accogliere tale richiesta. “Sino a che la Regione o lo Stato non regoleranno in modo uniforme gli orari con una legge uguale per tutti, ritengo necessario che i commercianti di Sannazzaro non vengano penalizzati rispetto quelli dei vicini paesi di Ferrera, Scaldasole, Pieve Albignola e Mezzana Bigli che invece dispongono di orari liberi”. “Non intendo – continua l’assessore – penalizzare, in un momento di generale difficoltà economica, le attività locali. Del resto, come si ipotizzava in passato, un utente che non può giocare a Sannazzaro in determinate fasce orarie, se vuole può recarsi in un locale dei paesi vicini giocando liberamente. E’ più che probabile che questa ordinanza limitativa venga soppressa in attesa di una normativa di legge che valga davvero per tutti”. L’Associazione dei Commercianti locali ha accolto con favore queste dichiarazioni di Fuggini.  “Fu la nostra alzata di scudi a contestare l’ordinanza- ha commentato il portavoce locale di Ascom, Rodolfo Marinelli- non siamo stati d’accordo perché in tal modo si sarebbe penalizzato solo alcuni a vantaggio di altri. Questa petizione vuole normalizzare la vicenda in attesa di una normativa a cui tutto dovranno sottostare”.

 

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