25 Aprile 2024 - 21:16

Rendiconto dello Stato 2016: aumentano i costi dei servizi finanziari per gli aggi dei concessionari del gioco

Riordino giochi. Baretta (Mef): “Nessun blitz, solo commenti inaccettabili” La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato il Rendiconto economico dello Stato per l’anno 2016. Tra i costi relativi ai servizi

09 Agosto 2017

Print Friendly, PDF & Email

Riordino giochi. Baretta (Mef): “Nessun blitz, solo commenti inaccettabili”

La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato il Rendiconto economico dello Stato per l’anno 2016. Tra i costi relativi ai servizi finanziari, che rappresentano il 3,66% del totale dei costi delle amministrazioni centrali rientrano anche i costi per 3.315.193 migl. di euro rilevati sulla voce Altri servizi finanziari dal Dipartimento delle finanze per la regolazione contabile delle poste di bilancio relative agli aggi spettanti ai concessionari ed ai rivenditori dei giochi, per i compensi ai Centri di assistenza fiscale e a Equitalia S.p.A., per i rimborsi ai concessionari delle spese per le procedure esecutive e per le imposte sui beni demaniali.

Come spiega la RGS, l’incremento dei costi del 2014 è influenzato da una variazione di natura puramente contabile, dovuta all’inclusione tra i costi per servizi finanziari, a partire dal 2014, degli aggi spettanti ai concessionari ed ai rivenditori dei giochi, precedentemente non considerati, pari per il 2014 a circa 2,4 miliardi di euro e a 3,2 miliardi di euro nel 2015.

La variazione è la conseguenza del passaggio di competenze sui concessionari dei giochi dall’Amministrazione autonoma dei Monopoli al Ministero dell’Economia e delle finanze in seguito all’applicazione del Decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito dalla legge n. 135 del 7 Agosto 2012, che ha previsto l’accorpamento della suddetta Amministrazione autonoma all’Agenzia delle dogane e dei monopoli.

 

Se si escludono i costi per gli aggi ai concessionari dei giochi sia nel 2014 sia nel 2015, i costi 2014 si presentano sostanzialmente invariati rispetto al 2013, evidenziando un arresto della riduzione dei costi registrata nel periodo 2011-2013 (conseguente la citata revisione della spesa), un incremento di circa 1,5 miliardi tra il 2014 e il 2015 e di 2 miliardi circa tra il 2015 ed il 2016, riscontrato, prevalentemente, nell’aggregato Costo del personale, in conseguenza dell’applicazione della legge 107/2015 (c.d. Buona scuola).

PressGiochi