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Regione Veneto. Sinigaglia (PD): “Regione attui norme varate sul gioco patologico; informeremo i Comuni sulle misure da adottare”

“Di fronte ad una Regione che continua a rimanere immobile di fronte a questo fenomeno sempre più preoccupante, bisogna agire informando il territorio e i Comuni su quanto la Legge

28 Dicembre 2015

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“Di fronte ad una Regione che continua a rimanere immobile di fronte a questo fenomeno sempre più preoccupante, bisogna agire informando il territorio e i Comuni su quanto la Legge di Stabilità 2015 prevedeva di realizzare per il contrasto del gioco d’azzardo patologico, autentica emergenza sociale che colpisce anche il Veneto”.
La presa di posizione è del consigliere regionale del PD, Claudio Sinigaglia, che annuncia così una campagna informativa destinata agli enti locali “per rimettere al centro dell’attenzione questa piaga che ogni anno miete vittime, con danni personali e familiari pesantissimi.

 

La Regione purtroppo deve ancora approvare i decreti attuativi e una serie di misure che vanno (come indicato all’art. 20 della Legge di Stabilità 2015) dall’istituzione di un numero verde per l’ascolto di chi vuole uscire dal tunnel, fino ai provvedimenti che i singoli Comuni possono attuare: dallo stabilire le distanze di sicurezza tra sale giochi e luoghi pubblici frequentati da giovani, alle agevolazioni per gli esercenti che rinunciano ad ospitare nei loro locali le apparecchiature per il gioco d’azzardo”.

 

Secondo l’esponente democratico “informare e ricordare ai Comuni il loro ruolo centrale dal punto di vista della dissuasione al gioco d’azzardo, diventa un modo per cominciare a combattere davvero questa battaglia. Tra l’altro non va dimenticato che, sempre secondo la Legge di Stabilità regionale, dal 1° gennaio gli esercizi nei quali risultano installati apparecchi da gioco sono soggetti all’aliquota IRAP maggiorata dello 0,2%”.

 

“Non va infine dimenticato il ruolo delle Ulss, che sono chiamate ad adottare programmi di prevenzione, diagnosi e cura delle persone affette da questa patologia, cui va fornito uno specifico programma terapeutico. C’è insomma molto da fare, ma se mai si comincia non potremo sperare in alcun modo di combattere questa emergenza e di salvare dalla disperazione tante persone. La Regione – conclude Sinigaglia – ha in questo senso una responsabilità enorme, cui Zaia e la Giunta devono urgentemente cominciare a rispondere”.

 

PressGiochi

 

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