29 Marzo 2024 - 00:05

Rapporto 2014 sulla legislazione tra Stato, Regioni e UE. Introna (Puglia): “Le leggi regionali No Slot sono un esempio di legislazione partecipata”

No Slot e diffusione della cultura della legalità: le leggi pugliesi “scritte insieme alla società civile”, protagoniste dell’evento nazionale celebrato a Montecitorio, a Roma. Il presidente del Consiglio regionale della

20 Marzo 2015

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No Slot e diffusione della cultura della legalità: le leggi pugliesi “scritte insieme alla società civile”, protagoniste dell’evento nazionale celebrato a Montecitorio, a Roma. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia Onofrio Introna le ha indicate come esempio di un nuovo modello di percorso legislativo aperto al dialogo con la comunità sociale.

Introna è stato tra i relatori nella presentazione del Rapporto 2014 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea, appuntamento promosso da Senato, Camera e Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative di Regioni e province autonome. Sono intervenuti, tra gli altri, il ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e il presidente della Commissione della commissione politiche UE del Senato Vannino Chiti.

Nell’approfondire i temi della trasparenza nelle politiche legislative tra Stato Regioni e società civile, il presidente pugliese ha messo in evidenza come “oggi, la legittimazione e la democraticità delle decisioni politiche siano più agganciate, rispetto al passato, a processi decisionali trasparenti: lo prova il coinvolgimento effettivo dei portatori di interessi, che in alcuni casi ha dato buon esito a livello regionale”.

Dopo aver ricordato le leggi regionali sul demanio, la trasparenza e lo sport per tutti, risultato nella legislatura 2005-2010 di un confronto con tutti i soggetti interessati, Introna si è soffermato su due esempi positivi, per la Regione Puglia, dell’apertura del procedimento legislativo a un’elaborazione condivisa coi portatori di interesse e con la generalità dei cittadini.

“Riguardo all’esperienza più recente, l’adozione della legge regionale contro il gioco d’azzardo patologico è uno straordinario risultato della buona prassi del dialogo del Consiglio regionale con la società civile”. É stata approvata all’unanimità, nel dicembre 2013, “dopo una rapida, ma intensa consultazione dei soggetti più sensibili al problema, quali la Fondazione Antiusura San Nicola e Santi Medici, che fa capo al Vescovado di Bari e il Comitato delle mamme degli alunni dell’istituto comprensivo Marconi, nel quartiere San Cataldo del capoluogo”.

Molto apprezzato nel convegno parlamentare romano il percorso che ha condotto ad una “legge di civiltà”. La No Slot ha raccolto l’allarme di associazioni, famiglie, enti laici e religiosi, prevedendo misure di contrasto, prevenzione e recupero sanitario della dipendenza dal gioco. Ma anche allontanando di 500 metri sale giochi e macchinette dai luoghi sensibili (chiese e scuole innanzitutto), ai fini della concessione d’esercizio commerciale.

Ancora più recente (il Consiglio regionale l’ha adottata il 10 marzo) la legge che promuove la cultura della legalità, rivolgendosi alla comunità sociale, in particolare ai giovani, per promuovere l’osservanza delle regole e respingere l’infiltrazione del crimine organizzato nel tessuto sociale ed economico. La bozza, ha evidenziato Introna, è stata redatta insieme a giuristi, rappresentanti di Comuni, associazioni, cooperative e realtà di base. Anche la pubblicazione dello schema legislativo sul portale istituzionale ha avuto il suo ruolo, prima dell’approdo in Aula, dove la legge è stata approvata senza nessun voto contrario.

PressGiochi