29 Marzo 2024 - 05:50

Prato. Approvato nuovo regolamento sul gioco. Il sindaco Biffoni: “Un lavoro difficile”

Il sindaco Neri (Pergine):”Il regolamento di Prato modello per i comuni dell’Anci Toscana” A Prato con 18 voti a favore, espressi dal gruppo Pd, gruppo Forza Italia, gruppo Biffoni per Prato

10 Marzo 2017

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Il sindaco Neri (Pergine):”Il regolamento di Prato modello per i comuni dell’Anci Toscana”

A Prato con 18 voti a favore, espressi dal gruppo Pd, gruppo Forza Italia, gruppo Biffoni per Prato e gruppo Movimento 5 Stelle, e il voto contrario del consigliere indipendente Emanuele Barselli, il Consiglio comunale ha approvato il nuovo Regolamento per il gioco lecito (“sale Vtl, slot machine e ogni esercizio dove avvengono scommesse, gioco ai cavalli compreso, esclusi Bingo, Lotto e Tototcalcio e gratta e vinci”). Un testo che “vuole essere più stringente della legge regionale e ha l’ obiettivo dichiarato di contrastare il più possibile il rischio della ludopatia”.

“Un lavoro difficile – ha spiegato il sindaco Matteo Biffoni – perché si è trattato di normare, mettendo dei paletti, un’attività lecita, ma sulla quale abbiano cercato meccanismi che scoraggino il passaggio da un gioco d’azzardo accettabile a uno patologico”.

“Il problema della ludopatia esiste ed è di dimensioni preoccupanti” ha sottolineato Daniela Toccafondi, assessore al commercio e presidente della prima commissione incaricata nella stesura del documento composto da 17 articoli.

La distanza minima dai luoghi sensibili di esercizi con apparecchiature per il gioco d’azzardo, così come vuole la legge regionale, resta di 500 metri, nel regolamento di Prato aumentano le esclusioni: niente slot vicino a scuole, chiese, strutture per anziani e ricreative (legge regionale) ma niente macchinette anche vicino a scuole dell’infanzia, oratori, discoteche, biblioteche, musei, giardini pubblici di via Colombo, via del Guado, viale Montegrappa, la Passerella, il parco ex Ippodromo, Villa Fiorelli, ospedali, ambulatori medici, centri di primo soccorso, centri recupero psichico, case di cura, Rsa. Non solo divieto di aprire centri scommesse nelle stazioni o fermate ferroviarie e terminal di autobus.  Inclusi tra i luoghi “sensibili” anche banche, sportelli bacomat, uffici postali ed edifici pubblici (sedi di partecipate comprese) e il divieto di aprire nuove sale scommesse viene anche esteso a tutto il centro storico.

Oltre ai divieti sulla pubblicità è previsto un “bollino” per gli esercizi commerciali che rinunceranno alle slot.

“Con queste prescrizioni – prosegue l’assessore Toccafondi – siamo convinti che in un lasso di tempo medio-lungo, i centri scommesse e le apparecchiatura per il gioco d’azzardo possano calare sensibilmente”.

Per quanto riguarda le sanzioni (quelle previste sono tra i 25 e i 500 euro), per il Comune di Prato la quota minima è troppo bassa “Per questo motivo – conclude la Toccafondi – la giunta comunale, con una propria delibera, alzerà il tetto minimo portandolo molto vicino al massimo: 400 euro”.

 

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