23 Aprile 2024 - 19:12

Porsia (HBG Gaming): “Dobbiamo rimettere al centro delle politiche governative il sistema concessorio, l’unico in grado di tutelare salute pubblica e esigenze delle imprese”

Affermare che il 2016 è un anno cruciale per il settore degli apparecchi e per l’industria del gioco è scontato, ma non banale. L’attesa Conferenza Stato-Regioni, il bando per il

11 Aprile 2016

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Affermare che il 2016 è un anno cruciale per il settore degli apparecchi e per l’industria del gioco è scontato, ma non banale. L’attesa Conferenza Stato-Regioni, il bando per il lotto in via di conclusione, il bando che assegnerà le concessioni per le scommesse per i prossimi 9 anni, l’assegnazione di 210 concessioni Bingo e di 120 concessioni online, più il transito verso le Awp-remote, sono eventi che, nell’insieme, sono destinati, se non a rivoluzionare, almeno a dare contorni più precisi al settore.  Una nuova stagione sta per aprirsi… Lo abbiamo detto tante volte, ma in questo caso possiamo affermarlo con maggiore certezza.

Ebbene, dopo aver interpellato alcune figure chiave dei comparti della gestione e della produzione di apparecchi da gioco, ci rivolgiamo ora alle concessionarie, partendo da HBG del Presidente Antonio Porsia. Un personaggio che ammiriamo da sempre per la sua cultura, la sua sincerità e la sua disponibilità al dialogo, che sono poi anche le basi del crescente successo che HBG ha ottenuto negli anni.

 

Dott. Porsia, spesso il settore si lamenta del fatto di doversi trovare a subire provvedimenti legislativi iniqui, figli dell’incompetenza se non della volontà di frenare la crescita del settore. Qual è il suo punto di vista?

La Stabilità 2015 ha generato una situazione di incertezza e di instabilità all’interno del nostro settore, che aveva dato grandi soddisfazioni allo Stato sia dal punto di vista della crescita e sviluppo dell’industria del gaming sia dal punto di vista delle entrate erariali. Purtroppo la mancanza di approfondimento sulle reali dinamiche del settore portano all’adozione di provvedimenti che vanificano i risultati fin qui raggiunti. Ora, con la Stabilità 2016 lo Stato ha cercato di riportare le cose ad una situazione di equilibrio; prendiamo atto della buona volontà e rimaniamo in attesa di valutare gli effetti della nuova manovra.

 

La delega fiscale, a suo avviso, è stata un’occasione persa?

La delega fiscale, in quanto provvedimento ampio e complesso di riforma dell’intero settore dei giochi, presentava alcune sezioni che andavano integrate e migliorate e su cui si rendeva necessaria un’ulteriore riflessione.  In questo caso, il confronto e il dialogo con le rappresentanze di settore avrebbero aiutato a trovare soluzioni tecniche sicuramente più adeguate e coerenti all’esigenza di ottimizzazione dell’offerta di tutti i prodotti di gioco, della loro distribuzione sul territorio,nel pieno rispetto degli investimenti effettuati dagli operatori della filiera e coerenti con le finalità di tutela della pubblica sicurezza e il gioco responsabile.

 

Riesce ad immaginare uno scenario normativo ideale?

Lo scenario ideale che in qualità di concessionario e in generale di operatore nel settore dei  giochi pubblici auspico, è quello rappresentato dalla legalità, ossia del rispetto delle leggi e delle convenzioni da parte di tutti: istituzioni centrali, enti territoriali e operatori della filiera. Dobbiamo rimettere al centro delle politiche governative il “modello concessorio”, l’unico in grado di contemperare le esigenze di uno Stato moderno e non demagogicamente proibizionista. Un modello che persegua finalità di tutela della salute pubblica, del contrasto al gioco d’azzardo illegale, della tutela dei minori e delle entrate erariali, tenendo al contempo presente le esigenze ed il valore dell’impresa responsabile, dei suoi lavoratori e degli investimenti effettuati.

 

Di certo, si sta andando verso la concentrazione dell’offerta.

La strada che si sta aprendo è quella di dar vita a location specializzate che siano in possesso di determinati requisiti minimi, tali da qualificarle come centri di qualità per un intrattenimento legale, responsabile e sicuro. Un obiettivo questo, che è compatibile con quanto è stato fatto fino ad oggi e che darà agli operatori continuità nel lavoro e maggiori certezze per il futuro. In sostanza, per superare le conflittualità da tempo in atto, bisogna ripartire da un criterio univoco, condiviso e percepito da tutte le parti in causa, come la soluzione che minimizzi gli impatti negativi del gaming sulle categorie più vulnerabili. Altro obiettivo a cui si dovrà arrivare è la destinazione di parte del prelievo erariale agli enti locali, così da renderli pienamente partecipi del sistema-gioco.

 

Oltre alla concentrazione dell’offerta, bisogna fare i conti con le grande manovre che stanno portando all’accorpamento delle concessionarie.

In tutti i sistemi economici, dopo la fase di assestamento si va verso le grandi aggregazioni, quindi questo è un processo inevitabile. D’altra parte, mi sembra scontato dire che, dal punto di vista del gestore, sarebbe meglio che di concessionari ce ne siano di più.

Noi, come HBG Gaming, stiamo andando avanti sulla nostra strada grazie ai risultati e alla crescita costante   degli ultimi sette anni. Con orgoglio possiamo affermare che i traguardi raggiunti sono il frutto di scelte strategiche che hanno posto e continuano a porre al centro della nostra politica aziendale i nostri Gestori-Partner in grado di portare sul territorio il controllo e la qualità del gioco legale.

 

Le Awp remote decreteranno davvero la fine dei gestori?

Le AWP Remote rappresentano un’opportunità di crescita per il settore che dovrà confrontarsi con una nuova tecnologia e offrire nel contempo sul mercato un prodotto di maggiore qualità e sicurezza per i giocatori. Le AWP Remote spingeranno il Gestore-Partner ad adottare nuovi modelli di business che gli consentiranno di essere ancora più vicino all’esigenza del punto vendita in termini di completezza dell’offerta di gioco legale e responsabile e inoltre di destinare risorse economiche alla realizzazione e alla gestione diretta di location di maggiore qualità.

 

Perché ciò si realizzi, però, deve esserci anche la buona volontà delle concessionarie…

In coerenza con quanto fatto fino ad oggi, HBG Gaming conferma anche per le AWP Remote la partnership strategica con i propri Gestori-Partner, unico operatore secondo noi in grado di soddisfare le esigenze commerciali dei punti vendita e al tempo stesso in grado di presidiare, come un pubblico ufficiale, la legalità dei prodotti di gioco offerti.

Pertanto, qualora le Awp remote dovessero seguire un percorso autorizzatorio simile a quello delle Vlt, noi sin da ora annunciamo che saranno i nostri Gestori Partner a gestirle. Di loro ci fidiamo nella maniera più assoluta, perché negli anni hanno sempre saputo essere esempio di professionalità e serietà.

D’altra parte, il gestore deve cambiare pelle: come diceva Darwin, in natura non sopravvive il più forte, ma chi ha maggiori capacità di adattamento.

 

In concreto, cosa intendete fare?

In tale prospettiva, abbiamo l’obiettivo di coinvolgere il Gestore in un progetto comune nell’ambito del quale lo stesso non solo sia in grado di distribuire e gestire un portafoglio più ampio di prodotti di gioco e servizi a valore aggiunto, ma sia anche il protagonista o il vero stakeholder nel garantire la legalità e la responsabilità di un intrattenimento sano e sicuro.

PressGiochi