20 Aprile 2024 - 13:05

Piemonte. In attesa del pronunciamento del Tar su Torino, i sindaci dell’area mantengono le ordinanze sugli orari di gioco

“Oggi pomeriggio si è svolta una riunione dei sindaci dall’area omogenea 11 della città metropolitana torinese che ha visto presenti un buon numero di amministratori della zona del chierese e

02 Marzo 2017

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“Oggi pomeriggio si è svolta una riunione dei sindaci dall’area omogenea 11 della città metropolitana torinese che ha visto presenti un buon numero di amministratori della zona del chierese e del carmagnolese. All’ordine del giorno il comportamento da adottare da parte di noi amministratori in attesa del pronunciamento del Tar rispetto all’ordinanza della città di Torino che limita l’orario di funzionamento delle slot”.
In questo modo Ugo Baldi, sindaco di Santena commenta la riunione dei sindaci della zona che ha deciso, in attesa del pronunciamento di mantenere gli orari.
“Il pronunciamento del Tar è atteso per il prossimo mese di giugno 2017 – aggiunge il sindaco Ugo Baldi –. All’unanimità degli amministratori presenti nella riunione di oggi si è deciso di mantenere le ordinanze che limitano l’orario di funzionamento delle macchinette dalle ore 14 alle 18 e dalle ore 20 alle 24. La città di Chieri che sinora non aveva ancora approvato il regolamento comunale per il gioco d’azzardo emetterà una ordinanza che ricalcherà quelle emesse nei mesi scorsi dai sindaci della zona. Io ho chiesto che il verbale della riunione di oggi pomeriggio fosse trasmesso alla Regione Piemonte. Intendiamo chiedere alla Regione di attivarsi rispetto a quanto previsto dalla legge regionale numero 9, del 2 maggio 2016, recante ‘Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico’. In particolare l’articolo 3 prevedeva che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Consiglio regionale approvasse, su proposta della Giunta regionale, un Piano integrato per il contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, di durata triennale”.
“Sinora non è successo un bel nulla- conclude il sindaco di Santena- Noi amministratori comunali siamo disposti a collaborare con la Regione per contrastare il gioco d’azzardo patologico, ma il Governo regionale subalpino deve approvare il Piano integrato e anche tutta una serie di ulteriori interventi di prevenzione e contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico, così some previsto dall’articolo 4 della legge regionale. Alla Regione, nelle scorse settimane abbiamo anche chiesto di attivare un Tavolo regionale che veda presenti la Città metropolitana di Torino e gli amministratori dei comuni”.

 

PressGiochi