Perquisizione Casinò di Campione. Il Sindaco Marita Piccaluga: “Si tratta solo di una verifica sui nominativi di alcuni clienti”

Dalle prime informazioni trapelate dalla stampa italiana il blitz al Casinò di Campione sarebbe incominciato questa mattina presto. Decine di agenti della Guardia di Finanza e del Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata di Roma sono entrati in azione nella casa da gioco. La perquisizione, sempre secondo la stampa italiana, si starebbe svolgendo nell’ambito di un’indagine che ipotizza irregolarità contabili nella gestione. Gli inquirenti ipotizzano un “buco” di 130 milioni di euro.

Smentisce in toto le accuse il sindaco di Campione d’Italia, Marita Piccaluga, ai microfoni di Radio3i. “Quella del buco di 130 milioni è una grossa fesseria. Dalle informazioni che ho, sembra che le autorità stiano facendo verifiche sui nominativi di alcuni clienti. Le indagini sono proiettate su un eventuale antiriciclaggio.”Da quelle che si apprende dalla stampa italiana sono gravi le ipotesi di reato contestate agli indagati, alcuni dei quali sono già coinvolti in altre inchieste simili su altre case da gioco: si tratta di associazione per delinquere, riciclaggio e peculato. Le indagini, a quanto si è saputo, deriverebbero dall’operazione ‘Chemin de fer’ condotta dalla Guardia di Finanza di Cagliari su denaro di provenienza illecita riciclato attraverso il circuito del gioco d’azzardo legale. Gli atti sono poi stati trasmessi alla Procura di Como.Ancora Piccaluga: “Non so dove loro abbiano trovato il peculato e il riciclaggio, perché devono ancora finire il lavoro. Io di notizie certe non ne ho. Io sono ancora in Comune, le sto aspettando dal nostro segretario comunale.”

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