29 Marzo 2024 - 09:50

Pastorino (STS-FIT). “In Liguria la legge sul gioco pende ancora su di noi come una spada di Damocle”

Il presidente nazionale dei sindacato Totoricevitori Sportivi, Giorgio Pastorino è intervenuto sulla situazione della Liguria, una delle regioni che con l’applicazione della legge sul gioco ha rischiato una forte crisi

13 Ottobre 2017

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Il presidente nazionale dei sindacato Totoricevitori Sportivi, Giorgio Pastorino è intervenuto sulla situazione della Liguria, una delle regioni che con l’applicazione della legge sul gioco ha rischiato una forte crisi del settore.

“Quello che penalizza le nostre rivendite è l’approccio proibizionistico della legge della Liguria del 2012, e non la proroga che, nella scorsa primavera, l’attuale giunta regionale ha disposto sulla sua entrata in vigore. Al contrario, il presidente Toti ha accolto le nostre istanze e, con la proroga in questione, ha scongiurato la cancellazione dalla Regione di tutta la rete di raccolta delle slot, decisa dalla precedente amministrazione: in Liguria i posti a rischio nella sola rete delle tabaccherie sono circa 7.000. Ora raggiunta l’intesa in Conferenza Unificata, si attende che il Ministero dell’Economia e delle Finanze emani il famoso decreto ministeriale sulla regolamentazione della rete di offerta; a tal proposito auspichiamo che il decreto sia effettivamente emanato entro il previsto termine del 31 ottobre prossimo e che il suo contenuto sia più ragionevole della legge ligure del 2012”.

 

“In questo clima di incertezza- prosegue Pastorino- l’unica certezza è che il presidente Toti continui sulla strada del buonsenso percorsa finora, evitando l’entrata in vigore di quella sciagurata legge che pende su di noi come una spada di Damocle- Il nostro obiettivo è che il tavolo di confronto aperto in Regione porti presto ad una modifica della legge, salvaguardano gli interessi di questi 7.000 lavoratori; ma considerato che il tempo scorre veloce, e che maggio 2018 si avvicina, è chiaro che se la legge non venisse modificata in tempo, chiederemo a Toti un’ulteriore proroga”.

 

“Certo è che non si vive di sole proroghe: il problema dovrebbe risolto a monte dallo Stato. Per questo – conclude il presidente Nazionale di STS – ci auguriamo che il Governo, tramite il Ministero dell’Economia e delle Finanze, definisca finalmente la questione in maniera chiara e definitiva, salvaguardando le migliaia di famiglie che operano regolarmente nel settore con serietà e professionalità”.

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