Pasquini (Sapar): “In Piemonte, lo stato di diritto non tutela il diritto al lavoro”

“Una legge che piace ai cittadini e agli amministratori locali, ma non al Governo: ecco cosa prevede la legge regionale pienamente operativa da oggi… e da oggi i gestori delle oltre 23mila slot machine che nel corso degli anni hanno colonizzato esercizi commerciali e spazi di aggregazione nei 1200 comuni piemontesi si dovranno adeguare. In uno Stato di diritto funziona così.

Uno stato di diritto? Quale?

Forse quello – afferma Luca Pasquini operatore del settore – di chi, eletto non dal popolo ma dai partiti, sfocia le proprie frustrazioni verso i cittadini imprenditori.

Se, siamo in uno stato di diritto, allora anche i gestori di apparecchi hanno lo stesso diritto di tutti gli altri cittadini, quello del lavoro, un lavoro che è stato svolto fino ad oggi in funzione di una normativa statale. Sono curioso di sapere cosa hanno fatto questi signori “giornalisti” di concreto e di diverso per combattere il GAP, se non accanirsi mediaticamente contro il settore in una sorta di crociata.

Siamo il paese delle parole a getto continuo, delle frasi ad effetto che creano più danni dei fatti stessi.

Siamo un paese con la capacità di manipolare l’evidenza di dati scientifici pur di creare il caso, in spregio alla dignità di chi lavora e dà lavoro onestamente.

Inorridisco a percepire l’intolleranza di chi, pur manifestandosi vicino alla Chiesa e di professarne la tolleranza, usa la propria posizione per inquisire una categoria con rabbia, odio e spregio”.

PressGiochi