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Partite Iva. Nel 2016, sono nate 1.305 attività nel settore giochi e scommesse

Nel corso del 2016 sono state 1.305 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati

10 Febbraio 2017

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Nel corso del 2016 sono state 1.305 le nuove attività connesse al settore delle lotterie, scommesse e case da gioco che hanno preso il via in Italia. Secondo i dati del Ministero dell’Economia e Finanze, il numero di nuove aperture, si riduce del 2,51% rispetto al 2015 quando erano 1.242.

Nei corso del mese di dicembre, sono state 72 le nuove attività avviate ne settore gaming, con un calo del 30,10% rispetto al mese di novembre e un -32,71% sullo stesso periodo di riferimento del 2015.

 

A livello generale, nel 2016 sono state aperte circa 502 mila nuove partite Iva ed in confronto all’anno precedente si è registrata una flessione del 3,3%. Tale risultato è stato probabilmente influenzato dal fatto che nel 2015 era aperta l’opzione tra il nuovo regime fiscale “forfettario” e il preesistente regime “di vantaggio” ( scelta non più consentita da gennaio 2016). Questa circostanza potrebbe aver determinato un aumento di aperture nel 2015.

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 71% delle partite Iva è stato aperto da persone fisiche, circa il 23% da società di capitali e solo il 5,3% da società di persone.

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 42,5% delle nuove aperture è localizzato al Nord, il 22,5% al Centro e circa il 35% al Sud ed Isole; il confronto con l’anno precedente evidenzia che i maggiori incrementi di avviamenti si sono registrati in Basilicata (quasi il 20% in più), Molise (+11%) e Sardegna (+4,1%). Le flessioni più significative riguardano, invece, la Puglia (-8,4%), la Toscana (-5,6%) e la Calabria (-5,4%).

La classificazione per settore produttivo evidenzia che il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva (il 22,8% del totale), seguito dalle attività professionali (13,5%) e dall’agricoltura (11,5%).

Per quanto riguarda le persone fisiche, la ripartizione per sesso è sostanzialmente stabile, con il 62,6% di aperture da parte di soggetti di sesso maschile. Circa il 46% delle nuove partite IVA è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 34,5% da soggetti nella classe 36-50 anni.

 

Lo scorso anno 165.487 soggetti hanno aderito al regime forfetario (anziché al regime fiscale ordinario): tali adesioni rappresentano il 27% del totale delle nuove aperture di partita Iva.

PressGiochi