23 Aprile 2024 - 09:05

Morando (Economia): “A breve intervento complessivo sulla disciplina dei giochi”

“Il tema delle competenze degli enti locali in merito all’autorizzazione dei punti di gioco presenta un maggior tasso di complessità, anche in considerazione del fatto che l’attuale quadro normativo in

06 Novembre 2015

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“Il tema delle competenze degli enti locali in merito all’autorizzazione dei punti di gioco presenta un maggior tasso di complessità, anche in considerazione del fatto che l’attuale quadro normativo in materia non prevede in merito un ruolo pregnante per le autonomie locali”. Ad evidenziare il problema è stato il Viceministro all’economia Enrico Morando in Commissione finanze dove ieri aono state incardinate le tre proposte di legge per il divieto della pubblicità dei giochi.

“Le proposte di legge Basso e Mantero – ha spiegato Morando – si riferiscono solo al divieto di pubblicità dei giochi, mentre la proposta di legge Rizzetto interviene anche su altri aspetti del settore. Per questo occorre preliminarmente circoscrivere l’ambito dell’intervento legislativo.

Pur ritenendo che un intervento sulla questione enti locali è condivisibile, il Viceministro ha evidenziato l’opportunità di concentrarsi sull’introduzione in tempi rapidi del divieto di pubblicità dei giochi, che non avrebbe effetti finanziari, rinviando invece a un intervento più complessivo sulla disciplina dei giochi la questione concernente il ruolo degli enti locali nei procedimenti di autorizzazione all’apertura dei punti di gioco, che invece potrebbe avere ricadute sul piano finanziario”.

 

“Nella diffusione dei giochi d’azzardo, la pubblicità ha l’effetto perverso di nascondere agli stessi malati la loro condizione patologica: pertanto l’introduzione del divieto di pubblicità dei giochi costituisce una misura fondamentale, pur rappresentando solo un primo passo su una tematica molto complessa, rispetto alla quale occorrerebbe anche ampliare i poteri dei sindaci relativamente alla localizzazione sul territorio dei punti di gioco”.

Matteo Mantero del M5S ha spiegato che “Il divieto di pubblicità appare infatti importante per tutelare le fasce più deboli della popolazione, che spesso risultano anche più esposte al rischio di dipendenze patologiche, rappresentando finalmente un primo passo rispetto all’obiettivo di tutela della salute dei cittadini indicato dall’articolo 32 della Costituzione”

Ad intervenire anche Lorenzo Basso (Pd) che ha ricordato come la sua proposta di legge divieto di pubblicità dei giochi pubblici, sia stata sottoscritta da un numero di deputati superiore alla metà dei componenti della Camera.

 

Camera. Incardinati in VI Commissione i pdl contro la pubblicità dei giochi

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