18 Aprile 2024 - 14:50

Monete virtuali. Per l’Ue la vera sfida è come regolamentare correttamente la materia

Il regolamento europeo relativo alle valute virtuali dovrebbe limitarsi alla prevenzione e alla lotta contro la criminalità, ha spiegato un gruppo di esperti nel corso dell’audizione di lunedì in commissione

26 Gennaio 2016

Print Friendly, PDF & Email

Il regolamento europeo relativo alle valute virtuali dovrebbe limitarsi alla prevenzione e alla lotta contro la criminalità, ha spiegato un gruppo di esperti nel corso dell’audizione di lunedì in commissione agli Affari economici della Commissione europea. Hanno inoltre evocato i benefici e la rivoluzione che rappresentano le valute virtuali come i bitcoin. Il Parlamento sta preparando una relazione sul tema. Il voto in commissione è previsto in aprile.

 

Cos’è una cripto-valuta digitale? Una moneta virtuale che consente di trasferire denaro senza intermediari, come una banca. L’esempio più conosciuto è il Bitcoin. Esso utilizza una tecnologia di crittografia denominata blockchain che costruisce un database condiviso e verificabile pubblicamente delle transazioni per prevenire le frodi. Questo sistema permette di costruire una certa fiducia tra venditori e acquirenti, eliminando così la necessità di un processo di verifica ulteriore.

Il relatore Jakob von Weizsäcker (S&D, Germania) ha spiegato che ci sono molti investitori che sperano che la loro applicazione farà la rivoluzione attraverso una valuta digitale. “La vera questione è se e quando ci sarà questo cambiamento, quanto governi e legislatori siano preparati per questo tipo di rivoluzione”.

Molti esperti hanno spiegato che le operazioni in valute virtuali sono più economiche, più veloci, più sicure e trasparenti. Primavera De Filippi, ricercatrice presso il Centro Nazionale di Ricerca Scientifica di Parigi, ha sottolineato che la tecnologia blockchain può “essere considerata come una sorta di tecnologia regolamentare, consentendo l’applicazione delle leggi in modo più trasparente e più efficiente”. Secondo la ricercatrice, questa tecnologia permetterà di risolvere l’antico problema socratico di chi controllerà i controllori.
Le valute virtuali rappresentano anche una serie di sfide. «Il consumetore non è tutelato e ci sono anche alcuni rischi in termini di stabilità delle piattaforme, volatilità del prezzo e anche minacce digitali come il furto e l’hacking” ha affermato Olivier Salles della Commissione europea.

Il bitcoin è stato spesso associato ad attività clandestine come il riciclaggio di denaro e il commercio di beni illegali perché le operazioni possono essere effettuate in forma anonima.

“In realtà il contante può essere un mezzo molto più anonimo” ha detto Sean Ennis, economista all’OCSE. “L’origine della moneta virtuale è pubblica e permette una enorme quantità di analisi delle operazioni”. Jeremy Millar, rappresentante di Magister Advisors, ha aggiunto che “è più facile individuare i reati che hanno utilizzato i bitcoin rispetto ai contanti”. Ha aggiunto che “i bitcoin non sono gestiti da una comunità hacker, ma da grandi aziende che cercano di rispettare la normativa esistente”.
La maggior parte degli esperti sono stati cauti rispetto all’idea di una legislazione europea sulle valute virtuali.

“La sfida non è rappresentata da quanto e quanto velocemente regolare, ma come monitorare correttamente questa tecnologia in rapida evoluzione” ha detto Salles spiegando ai deputati che la Commissione sta valutando è necessario regolamentare le valute virtuali in risposta agli attacchi di Parigi.

“Se siete intenzionati a proporre provvedimenti legislativi, [consiglio] di limitare questa azione all’anti-riciclaggio e alla lotta al finanziamento del terrorismo” ha aggiunto Siân Jones, co-fondatore dell’European Digital Currency and Blockchain Technology forum.

PressGiochi