Si è tenuta ieri a Curtatone l’ultima serata della festa provinciale del Pd di Mantova. Per l’occasione dell’ultimo dibattito si è parlato di un tema di grande attualità: la lotta
Si è tenuta ieri a Curtatone l’ultima serata della festa provinciale del Pd di Mantova. Per l’occasione dell’ultimo dibattito si è parlato di un tema di grande attualità: la lotta alle ludopatie. Sono intervenuti il Sen. Franco Mirabelli (Commissione Antimafia), Claudio Terzi (Sindaco di Gonzaga) e Daniela Besutti (Sindaco di Pieve di Coriano).
“La delega fiscale – ha ricordato il senatore Franco Mirabelli, ripercorrendo gli interventi del governo sulla questione – non ha prodotto un risultato complessivo rispetto alla necessità di riordino sperata ma alcune proposte sono state recepite nella legge di stabilità 2015. Oggi il Governo è intervenuto affinché entro il 2019 spariscano le awp nei locali generalisti e si introducano le macchine da gioco connesse da remoto.
La scelta dei comuni e regioni di intervenire su distanze e limiti orari – ha affermato il senatore Dem – ha spinto il Governo ad andare oltre per evitare interventi non coordinati sulla materia, per questo ne abbiamo discusso in conferenza Stato Regioni per oltre due anni e oggi abbiamo una proposta del governo che ritengo sia un ottimo strumento che ci permetterà davvero di intervenire sul problema riducendo domanda e offerta di gioco, stabilendo norme chiare, riducendo davvero entro il 2019 le slot machine dai locali generici. Il testo ci porterà a regolamentare le sale dedicate al gioco, sale che saranno le uniche nelle quali si potrà giocare con delle norme molto stringenti e che permetteranno di garantire la tutela dei giocatori. Il tutto portando la presenza delle macchine da gioco sul territorio a dimezzarsi.
Tra le proposte accolte, ricordo anche l’introduzione della tessera sanitaria per accedere al gioco e altri strumenti per dimostrare la propria identità e il fatto di non aver problemi di gioco eccessivo.
Sugli orari abbiamo trovato un buon accordo credo, rimangono le distanze e credo che nella prossima riunione della Conferenza si riesca a fare un ulteriore passo per un accordo. La proposta può essere quella che, oltre allo stabilire una distanza minima, siano Regioni e Comuni a decidere su come e dove dislocare l’offerta sul proprio territorio, una volta stabilito un limite massimo di offerta di gioco. Introdurre distanze troppo rigide porta alla creazione delle vere e proprie cittadelle del gioco.
Poi, ci sono una serie di norme per contrastare l’illegalità, il controllo ai patrimoni dei concessionari e iniziative a favore della cura del Gap, interventi già realizzati e molto importanti sulla questione. Ritengo che siamo arrivati ad un buon punto”.
PressGiochi
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