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Marche. Urbinati: “La sentenza del Tar conferma che la legge sul gioco è ottima e funziona”

Il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, interviene sulla sentenza del Tar Marche sul caso anti slot machine. «La decisione del giudice amministrativo delle Marche che ha rigettato il ricorso

16 Gennaio 2019

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Il capogruppo in Consiglio regionale, Fabio Urbinati, interviene sulla sentenza del Tar Marche sul caso anti slot machine. «La decisione del giudice amministrativo delle Marche che ha rigettato il ricorso del gestore della sala scommesse contro l’ordinanza del sindaco della città conferma che quella della Regione per il contrasto alla ludopatia è un’ottima legge ed una legge che funziona».

Lo stesso Tar Marche, nella sentenza di qualche giorno fa, sottolinea “l’innegabile notorietà del fenomeno della diffusione della ludopatia”. Riprende Urbinati: «È ciò che sosteniamo da tempo e che ha spinto la Regione Marche a legiferare su un tema come questo per tentare di limitare il dilagare della dipendenza dal gioco d’azzardo e dalle scommesse. Grazie alla legge abbiamo messo a disposizione dei sindaci, che hanno il compito di tutelare la quiete delle loro città e la salute pubblica e dei loro cittadini, strumenti utili a contenere il fenomeno. Strumenti equi, che bilanciano anche gli interessi economici, ma con il fine ultimo del bene della popolazione, anche quello di giovani e giovanissimi».

 

«Sappiamo – prosegue Urbinati – che la legge non è fatta solo di divieti e limitazioni, ma prevede anche strumenti di informazione rispetto ai rischi della ludopatia ed interviene anche quando i danni sono già stati fatti, con azioni di recupero di coloro che sono affetti da questa dipendenza». Il capogruppo ricorda, ancora una volta, le misure che la Regione, di concerto con il ministero della Salute, ha attuato per il contrasto alle ludopatie, dal 2015 ad oggi, anche prevedendo finanziamenti per circa 1,2 milioni di euro per l’applicazione delle norme e lo sviluppo di progetti dedicati.

 

In attuazione al Piano regionale 2017-2018, in particolare, approvato il 14 novembre 2017 dal Consiglio regionale, ciascuna delle cinque aree vaste dell’Asur ha presentato alla Regione un programma territoriale al riguardo. I cinque programmi sono in fase di attuazione e comprendono complessivamente 70 progetti per la prevenzione ed il contrasto del gioco d’azzardo patologico, nonché per la riabilitazione delle persone che soffrono di ludopatia. Per avere un quadro preciso della situazione nelle Marche, la Regione ha anche commissionato uno studio del fenomeno al Cnr, su un campione di oltre 10mila persone, i cui dati saranno disponibili a partire dalla fine di gennaio 2019.

«La sentenza del Tar – conclude Urbinati – ci dice che la legge, così com’è stata approvata, funziona e dunque, ancora una volta, rivolgo il mio invito ai sindaci di tutte le città marchigiane perché ne facciano buon uso e la utilizzino per tutelare la quiete e la salute pubblica. Quella della magistratura amministrativa marchigiana è solo l’ultima sentenza a favore dei primi cittadini italiani che hanno avuto la fermezza di emanare regolamenti ed ordinanze a contrasto della ludopatia. Su questa strada non si deve arretrare di un passo».

 

PressGiochi

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